Aumentano i dipendenti diretti della logistica in Italia
Secondo l’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico, sta rallentando il ricorso al subappalto da parte degli operatori
Milano – Il ‘volume’ dei dipendenti diretti della logistica in Italia sta aumentando, mentre rallenta da parte degli operatori il ricorso al subappalto. Lo sostiene l’ultima ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano – quest’anno dal titolo: ‘Logistica: strategia e attrattività fa(ra)nno la differenza” e presentata ieri durante l’abituale convegno annuale che si è tenuto negli spazi del MiCo –, secondo la quale le due tendenze sono i primi segnali di un accorciamento della filiera e dello stabilirsi di relazioni più dirette tra committente e fornitore di servizi.
Nel dettaglio, a riprova di questo, lo studio parte scomponendo il fatturato complessivo generato dal settore della contract logistics, il quale nel 2021 – l’anno di riferimento per questa analisi- era stato pari a 99,9 miliardi di euro e in aumento del 16,4% sul precedente.
Del totale – ha evidenziato Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio – la quota ampiamente maggioritaria che si deve alla attività di outsourcing per aziende della committenza, pari a 61,3 miliardi, mostrava una crescita superiore (+20,8%) a quella complessiva. Di contro, in quell’anno di eccezionale progressione che era stato per il settore appunto il 2021, anche la ‘fetta’ riferibile al subappalto era risultata in crescita, ma con una spinta minore, pari ‘solo’ al +11,4% (per un volume d’affari complessivo di 38,6 miliardi). Un indicatore del fatto che il ricorso al subappalto starebbe perdendo quota, secondo i ricercatori.
A confermare il trend lo studio porta un’altra tendenza, ovvero quella relativa al numero di addetti alle dipendenze dirette degli operatori. Sulla base del panel di 43 aziende della categoria (fornitori logistici “top player”), nel 2021 questi erano infatti pari a 26.500, in aumento quindi (+2,3% circa) sui 25.900 del 2020 così come sui 25.100 del 2019, nell’ambito di una progressione costante osservata nel quinquennio in questione (nel 2017 i dipendenti erano 23.000 del 2017).
Il ricorso all’internalizzazione da parte degli operatori logistici – sia a seguito di scelte ‘spontanee’, sia a conclusioni di procedimenti giudiziari, come nei casi di Dhl Supply Chain e Ceva Logistics – è un fenomeno cui si sta assistendo anche nel corso del 2023, anche se al momento non è possibile immaginare quale sarà la sua portata complessiva. Il tema si riallaccia direttamente, peraltro, a quello della attrattività della logistica per la sua potenziale forza lavoro, una delle criticità che secondo i ricercatori del Politecnico si porranno ancora con più forza nei prossimi anni e che potranno essere risolte solo con il ricorso a un approccio “human-centric”.
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