Bracchi passa al fondo Argos Climate Action
Tra gli obiettivi la decarbonizzazione delle operazioni e l’espansione in altre aree geografiche e nicchie logistiche
Bracchi, azienda logistica bergamasca specialista nell’offerta di servizi di nicchia, finora controllata dai fondi Igi Private Equity e Siparex, è passata di mano. A rilevarla il fondo europeo Argos Climate Action, che ha messo così a segno il suo primo investimento, al fianco di Anima Alternative Sgr, Clessidra Capital Credit Sgr. Tra i co-investitori anche il management della società.
L’obiettivo dichiarato dei nuovi soci è quello di espanderne la copertura geografica, acquisire nuovo know-how tecnico in altre nicchie logistiche speciali – ad oggi la società offre servizi ad esempio per ascensori, attrezzature agricole e i marchi del lusso – e far crescere la base clienti. In particolare, in linea con la mission dello stesso fondo Argos Climate Action, la nuova proprietà punterà alla decarbonizzazione delle operazioni, dimezzando l’intensità delle emissioni di CO2 nell’arco di cinque anni negli ambiti Scope 1, 2 e 3, facendo leva anche sull’utilizzo di biocarburanti. Un piano, spiegano i nuovi soci, che è guidato dalla domanda dato che i principali clienti di Bracchi stanno già accelerando la decarbonizzazione della loro filiera a monte e a valle.
A seguito dell’operazione, il nuovo consiglio di amministrazione della società sarà presieduto da Paolo Scaroni che guiderà l’azienda nel suo percorso di decarbonizzazione. Relativamente ai dettagli più tecnici del take over, la nota segnala che questa è stata strutturata con un mix di equity (sottoscritto da Argos Climate Action Fund, Anima Alternative 1, Clessidra Private Debt Fund), finanziamento junior (fornito da Anima Alternative 1 e Clessidra Private Debt Fund) e finanziamento senior fornito da Bnl e BancoBpm.
“Siamo molto orgogliosi che Bracchi sia il primo investimento del nostro fondo Argos Climate Action” ha commentato Lucio Ranaudo, Senior Partner di Argos Wityu. “Si tratta di una vera eccellenza italiana apprezzata e riconosciuta in Europa con un forte potenziale di sviluppo”. Umberto Ferretti, amministratore delegato di Bracchi, ha evidenziato che l’operazione “trova tutto il management pienamente soddisfatto di poter cogliere ulteriori opportunità di sviluppo nel nostro business attraverso nuove leve strategiche in piena coerenza con il cambiamento che il comparto sta vivendo” e ha ringraziato i fondi Igi Sgr e Siparex Sgr “per la fiducia assegnata al management e per aver garantito le risorse che hanno permesso alla nostra società di incrementare e consolidare il proprio posizionamento nel settore”.
Matteo Cirla, Managing Partner di Igi Private Equity e presidente uscente di Bracchi infine ha ricordato come il fondo di cui è rappresentante avesse investito nell’azienda “perché ne ha compreso l’enorme potenziale”, aggiungendo di ritenere che questa “anche oggi abbia margini di crescita grazie al mercato in cui opera e alla qualità delle persone che vi lavorano”.
Nata come azienda di trasporti locale italiana, Bracchi nel 2016 era passata a Igi Sgr, che aveva perfezionato l’acquisizione della quota di maggioranza mediante un veicolo di nuova costituzione partecipato dal management della società e da Siparex Investimenti. Ad oggi la società è attiva in tutta Europa, con 11 hub e 7 sedi regionali, per un totale di 650 dipendenti. Nel 2022 ha generato un fatturato di oltre 180 milioni di euro e prevede di chiudere il 2023 a circa 200 milioni.
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