La Rai vara una gara per i trasporti della sua divisione Radio
L’azienda mette sul piatto 1,882 milioni con l’obiettivo di stipulare un accordo quadro dalla durata di 36 mesi
Dalla Rai arriva una nuova gara per appaltare servizi di logistica e trasporti.
Questa volta la azienda radio televisiva di stato ha avviato una procedura, con scadenza fissata al prossimo 12 febbraio, per attività legate alle esigenze della sua divisione Radio, con l’obiettivo di stipulare un accordo quadro “di tipo 2” della durata di 36 mesi a fronte di un budget di circa 1,882 milioni di euro. Prevista anche una opzione di rinnovo per altri 12 mesi (per ulteriori 470.230 euro). In particolare la Rai precisa che non saranno soggetti a ribasso gli oneri di sicurezza (pari a 1.500 euro) e i costi della manodopera, stimati in circa 1,598 milioni di euro e calcolati sulla base degli importi orari del Ccnl Logistica. Relativamente alle attività richieste, il bando rimanda al capitolato tecnico (al momento non ancora disponibile), indicando solo che queste consisteranno nella movimentazione dei materiali utilizzati dalla Divisione tra le sue varie sedi (incluse quelle allestite temporaneamente). Infine agli interessati è richiesta l’iscrizione al registro della Camera di Commercio e all’albo degli autotrasportatori merci per conto terzi e al Ren.
Questa nuova procedura va ad aggiungersi ad altre, per attività simili, avviate dalla Rai nei mesi scorsi. In particolare la radio-televisione di stato ha avviato lo scorso luglio gare per le esigenze logistiche dei suoi centri di produzione Tv di Milano e Torino del valore di circa 16 milioni di euro, per la gestione di un magazzino dedicato a omaggi e gadget dei suoi concorsi a premi (335mila euro), per i trasporti a carico completo delle sue sedi del nord, di Roma, e del centro-sud (1,458 milioni di euro), a cui si è aggiunta poi una procedura per le attività di trasporto e movimentazione legate al festival di Sanremo (circa 1 milione di euro). Al momento solo quest’ultima risulta ufficialmente aggiudicata, anche se non è stato reso noto a favore di quale operatore.
F.M.
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