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Effetti ridotti per il passaggio della logistica di Drogheria e Alimentari Spa a Number1
Limitato a 7 il numero degli esuberi generato dall’addio al fornitore Cecchi Logistica
Cambio di appalto senza conseguenze troppo pesanti sotto il profilo occupazionale per le attività di logistica e confezionamento di Drogheria e Alimentari Spa.
L’azienda, storica realtà fiorentina con sede nel Mugello, considerata la maggior produttrice di spezie ed erbe in Italia, ha infatti deciso di trasferire la relativa commessa dalla pratese Cecchi Logistica a Number1, società emiliana che ha tra i suoi clienti anche Barilla. Un passaggio che secondo i timori iniziali avrebbe potuto generare un esubero di 40 persone, per la maggioranza donne. Il rischio, segnala una nota della Regione Toscana, è stato scongiurato grazie a un accordo tra le parti mediato dallo stesso ente che ha portato il numero degli esuberi a scendere a 7, in virtù del fatto che Cecchi Logistica manterrà in organico un numero maggiore di lavoratori rispetto al previsto.
Gli addetti in esubero, ha evidenziato la Regione, potranno inoltre beneficiare di un sostegno economico, di servizi di outplacement per trovare una nuova occupazione e del sostegno messo a disposizione dagli strumenti attivati dall’ente, ovvero dei servizi dei centri per l’impiego e di un incentivo di ricollocazione previsto per le aziende che assumono lavoratori provenienti da crisi aziendali.
“Un altro precedente positivo che nasce attorno al tavolo regionale – ha commentato Valerio Fabiani, consigliere politico del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali – e che sono certo ci aiuterà a mettere un po’ di ordine alla questione della gestione dei processi di appalto nei quali, troppo spesso, a farne le spese sono lavoratrici e lavoratori”. Fabiani ha quindi ringraziato il sindacato, “per il senso di responsabilità con il quale ha affrontato la vicenda”, le istituzioni e le tre aziende coinvolte “per aver ascoltato le ragioni dei lavoratori ed essersi fatte carico di una responsabilità sociale nei loro confronti, adottando misure non scontate”.