Le ripercussioni degli attacchi nel Mar Rosso sui traffici del porto di Ravenna
In lieve flessione a dicembre la movimentazione della merce proveniente dai porti del Medio ed Estremo Oriente mentre è salito di 3 punti percentuali nel 2023 rispetto al 2022 il traffico attraverso il Canale di Suez che ora rappresenta il 24% di quello totale del porto
Secondo l’analisi del Kiel Institute for the World Economy – riportata con una nota dall‘Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale – da quando sono cominciati gli attacchi degli Houti nel Mar Rosso si è avuta una diminuzione dell’1,3% del traffico marittimo mondiale: una percentuale negativa che può dipendere dagli attacchi dei terroristi, ma anche da altre cause fra le quali un’incipiente recessione internazionale. Per quanto riguarda l’Italia l’impatto rischia di essere molto maggiore, visto che la nostra quota di import e di export che transita da Suez è vicina al 40%.
In questo contesto generale, ritardi e cambi di rotta – spiega l’ente portuale ravennate – potranno interessare anche il porto di Ravenna che importa dal Medio ed Estremo Oriente soprattutto prodotti metallurgici e che, pur non avendo servizi container diretti con l’estremo Oriente, ha comunque collegamenti feeder con porti maggiori situati nel Mediterraneo e a loro volta collegati con porti del Medio ed Estremo Oriente. Per meglio far comprendere l’andamento delle merci nel porto di Ravenna il Servizio Analisi e Statistiche dell’AdSp MAcs fornisce le seguenti tabelle:
Di seguito la ripartizione per Origine – Destinazione delle merci nel Porto di Ravenna a tutto il 2023, suddivisa per mese
Di seguito la ripartizione delle aree di origine/destinazione per il porto di Ravenna nel 2022 e 2023
Ad oggi – spiega l’AdSP – non sono ancora evidenti ripercussioni sul traffico del Porto di Ravenna, anche se si registra una lieve flessione nella movimentazione della merce proveniente dai porti del Medio ed estremo Oriente per il mese di dicembre: i dati del mese, ancora provvisori, indicano un mese positivo, ma con una percentuale di merce proveniente dal Medio e Estremo Oriente pari al 18%, il mese più basso del 2023, tenendo conto che in alcuni mesi dell’anno la percentuale è stata anche superiore al 30%.
Rispetto ai volumi movimentati nell’intero anno, se è vero che nel 2022 il traffico attraverso il Canale di Suez ha rappresentato il 17% di quello totale del porto (19% includendo i container), nelle stime per il 2023 il traffico attraverso il Canale di Suez è invece salito al 20% di quello totale del Porto (24% includendo i container).
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