Il Giappone riapre alla carne suina italiana
Autorizzati all’export i primi due stabilimenti, altri se ne aggiungeranno a breve
Le frontiere del mercato giapponese riaprono le porte ai prodotti italiani a base di carne suina. Lo segnala il Ministero della Salute, spiegando che questo passaggio fa seguito all’accordo di maggio 2023 tra i suoi servizi veterinari e quelli del Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries giapponese sui requisiti sanitari necessari per la rimozione del bando dovuto all’insorgere dell’epidemia di peste suina africana. Nei giorni scorsi si è conclusa la procedura che autorizza i primi due stabilimenti italiani a esportare carni e prodotti a base di carne suina sottoposti a trattamento termico. A breve se ne aggiungeranno altri tre che, segnala il dicastero, erano già stati visitati lo scorso settembre dalla delegazione giapponese, mentre ulteriori aziende sono già state proposte dal Ministero della Salute.
Un passo in avanti è stato inoltre compiuto in vista della prossima riapertura del mercato ai prodotti stagionati, in particolare prosciutti oltre i 400 giorni come Parma e San Daniele. Gli uffici veterinari del Ministero della Salute hanno infatti ricevuto il questionario per la raccolta delle informazioni necessarie all’avvio da parte del Giappone del processo di valutazione del rischio, finalizzato alla rimozione del bando.
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