Msc produrrà carri ferroviari merci nello stabilimento Wartsila di Trieste
Il patron del gruppo Gianluigi Aponte, ieri in visita a Genova, ha dichiarato di aver raggiunto un accordo per il salvataggio del sito
Lo stabilimento Wärtsilä di Trieste sarà salvato da Msc e riconvertito da questa in un sito di produzione di carri merci ferroviari. Lo ha annunciato ieri il patron del gruppo ginevrino, Gianluigi Aponte, a margine di una visita a Genova nella quale ha avuto modo di discutere con i vertici delle istituzioni locali diversi dossier di tema logistico-portuale.
Secondo quanto riferito in particolare dalle testate che hanno riportato la notizia, ovvero Il Piccolo di Trieste e il genovese Secolo XIX, Aponte avrebbe spiegato che il progetto prevede la costruzione di “mezzi particolari che permettono di trasportare più carico”, aggiungendo che quella in questione “è una bella struttura che peraltro ci serve”, con un probabile riferimento alle attività del gruppo in questo ambito, svolte in Italia e all’estero con Medway e Medlog.
Il riavvio dell’attività nello stabilimento, secondo il fondatore di Msc, comporterà anche la riassunzione dei 300 lavoratori in precedenza impiegativi da Wartsila. Già in passato Aponte aveva dimostrato interesse per la zona industriale triestina. In particolare nel 2017 il leader di Msc aveva visitato proprio l’area ex Wärtsilä quando due dei capannoni erano in procinto di passare all’interporto di Fernetti per diventare di fatto una zona franca retroportuale. La chiusura dello stabilimento Wartsila di Trieste era stata annunciata dall’azienda nel luglio 2022 e motivata dalla casa madre con la decisione di centralizzare in Finlandia, dove il gruppo ha la sua sede centrale, la produzione di motori marini.
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