Fermerci chiede chiarezza e coerenza alla politica a vantaggio della competitività delle imprese
Per le interruzioni di valichi verificatesi nel 2023 il trasporto ferroviario ha perso il 3,2% rispetto all’anno precedente e le criticità perdureranno fino alla prossima estate
All’evento “Logistica e scambi commerciali: sfide e prospettive tra Svizzera e Italia” organizzato a Roma dall’Ambasciata svizzera in Italia in collaborazione con le associazioni Fermerci ed Anita si è discusso dello stato del trasporto ferroviario merci e delle sfide che deve affrontare.
Partendo dai dati emersi nel corso del convegno, riporta nella sua nota Fermerci, ad oggi il 66% del volume complessivo d’import-export dell’Italia viaggia su strada, il 34% su ferrovia, e attraversa i corridoi transalpini che collegano l’Italia alla Svizzera ed al resto d’Europa.
Nel 2023, a causa della parziale e imprevista interruzione di questi valichi, l’Italia ha rischiato l’isolamento dal punto di vista logistico e industriale, con ingenti danni per gli operatori della logistica ferroviaria delle merci. Nel corso dello stesso anno si sono registrate ulteriori criticità che nell’insieme hanno rappresentato una vera e propria tempesta perfetta per il comparto nazionale del trasporto ferroviario merci, che ha registrato una perdita complessiva del 3,2% rispetto all’anno precedente, corrispondente ad una perdita di circa 1,7 milioni di treni / Km. La situazione non è destinata a migliorare visto il perdurare di alcune criticità fino all’estate dell’anno in corso.
A questo proposito Giuseppe Rizzi, direttore generale di Fermerci, nel suo intervento ha ricordato che in Italia il trasporto ferroviario delle merci, oltre a subire gli eventi straordinari causati da imprevisti come le interruzione dei valichi alpini, sta attraversando anche una profonda fase di transizione infrastrutturale dovuta all’attuazione degli investimenti Pnrr sull’infrastruttura ferroviaria.
“I lavori, programmati da tempo – ha sottolineato il direttore generale – comportano inevitabili interruzioni alla circolazione ferroviaria e per questo sono necessari sostegni economici agli operatori ferroviari per mitigare i danni sofferti.”.
Per questi motivi – ha poi detto Rizzi – Fermerci ha fortemente criticato il taglio delle risorse per l’acquisto di materiale rotabile previsto nel decreto-legge Pnrr del 2024. L’incentivo economico previsto, approvato anche in sede comunitaria nell’estate 2023, ha inoltre generato ingenti investimenti da parte di operatori della logistica ferroviaria destinatari della misura, che oggi si trovano ulteriormente compromessi da una forte esposizione finanziaria”.
Il direttore generale ha concluso il suo intervento definendo come necessaria una scelta politica chiara e coerente “per mantenere la competitività del trasporto ferroviario merci, già – ha detto – fortemente compromessa, e garantire alle imprese clienti e all’industria nazionale i servizi necessari”.
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