Contrordine Unctad: scambi commerciali globali in lieve aumento a inizio 2024
Anche la contrazione registrata lo scorso anno secondo l’agenzia Onu è stata più contenuta (-5%) rispetto a quanto previsto inizialmente
La contrazione degli scambi commerciali globali stimata per il 2023 si è dimostrata a conti fatti meno pesante del previsto, grazie al buon andamento del quarto trimestre, e sarà anzi seguita nel 2024 da una timida crescita.
Una ventata di lieve ottimismo arriva per le economie globali dall’ultimo Global Trade Update dell’Unctad, nel quale la Conferenza Onu sul Commercio e lo Sviluppo ha leggermente rivisto al rialzo le stime per l’anno appena passato, invertendo inoltre di segno quelle per i primi mesi di quello in corso. Precisamente, secondo il report, gli scambi commerciali globali del 2023 sono ammontati a 31 trilioni di dollari (erano 30,7 nella stima precedente), in calo del 3% sui valori del 2022 (-5% secondo l’ultima previsione). A evolvere meglio di quanto previsto in origine sono state sia le merci che i servizi. Le prime, registrando una contrazione del 5% per 1,3 trilioni di dollari (anziché dell’8%, per 2 trilioni) e i secondi registrando una crescita dell’8%, per 500 miliardi di dollari (in luogo del 7% stimato prima, per un valore assoluto simile). Da evidenziare che secondo l’analisi in volume gli scambi di merci nel 2023 hanno riscontrato una lieve crescita, evidenziando secondo Unctad “una resiliente domanda globale di beni importati”.
Quanto al 2024, i ‘nowcast’ (previsioni ‘istantanee’, aggiornate di settimana in settimana), per il primo trimestre dell’anno prevedono un aumento dello 0,7% (rispetto al trimestre precedente) per gli scambi di merci in volume e del 2,7% in valore. L’agenzia fornisce già anche una prima indicazione sull’andamento del secondo trimestre dell’anno, per il quale ipotizza un aumento dello 0,78% (in relazione ai primi tre mesi dell’anno) degli scambi di beni in volume e dell’1,62% in valore.
Guardando a queste tendenze sotto il profilo merceologico, il declino del 2023, rileva Unctad, ha interessato gli scambi di tutti i settori, “a eccezione di quello farmaceutico, degli impianti per il trasporto, degli autoveicoli”. In particolare quest’ultimo ha registrato una forte crescita legata agli acquisti di auto elettriche. Tra i comparti in cui invece gli scambi si sono contratti in una misura superiore al 10%, l’Unctad elenca “abbigliamento, prodotti chimici, metalli, materiale per ufficio e tessili”. Per quasi tutti, l’ultimo trimestre del 2024 si è però chiuso con un rimbalzo o una frenata del calo, a eccezione del settore dell’abbigliamento, per il quale questo è invece aumentato.
F.M.
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