Gli autisti delle consegne Esselunga chiedono l’internalizzazione
Stato di agitazione per i ‘driver’ della sede di Livorno
I corrieri di Esselunga, che effettuano le consegne a domicilio per il gruppo della Gdo a Livorno, hanno aperto lo stato di agitazione con la richiesta di essere internalizzati. A indire la protesta, compreso un presidio di protesta per oggi davanti a uno degli store dell’azienda, la Usb Livorno Settore Logistica, riallacciandosi alle assunzioni disposte dall’azienda a seguito dell’inchiesta della magistratura su appalti e subappalti.
“La stessa sorte – si legge nella nota della sigla sindacale – non è toccata ai drivers, gli autisti che tutti i giorni macinano chilometri per portare la spesa a casa delle famiglie”. Secondo quanto riferito da Usb, nella città toscana sarebbe svolto “neanche in appalto, ma bensì in subappalto.
Per permettere tutto ciò ai lavoratori non vengono pagati gli straordinari correttamente ma gli stessi vengono ‘mascherati’ con l’indennità di trasferta che in realtà andrebbe riconosciuta a prescindere in busta paga per ogni giornata lavorativa. Non viene corrisposto per intero l’integrativo regionale”.
Secondo Usb, il sistema degli appalti sarebbe invece difeso da altre sigle con la “firma di accordi sindacali che addirittura rischiano di istituzionalizzare quanto finora denunciato andando a ‘trattare’ bonus per gli straordinari quando la stessa cifra di stipendio, da contratto nazionale, dovrebbero essere corrisposta ai lavoratori senza neanche un’ora di straordinario”. L’organizzazione riferisce di avere richiesto un incontro con la dirigenza della società che gestisce il servizio in subappalto, “non ricevendo alcuna disponibilità al dialogo” e segnala di avere chiesto “l’attivazione di un tavolo di conciliazione con il prefetto di Livorno e l’intervento delle istituzioni a tutela dei diritti dei lavoratori”.
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