Cma Cgm investe nella joint venture di van elettrici di Renault e Volvo
I mezzi saranno realizzati nello stabilimento di Sandouville del gruppo automobilistico francese
Cma Cgm è tra i soci fondatori nonché tra gli investitori di Flexis Sas, una nuova società dedicata alla produzione di van elettrici che ha come partner di maggioranza Renault (45%) e Volvo (45%). Il gruppo francese della famiglia Saadé, ormai non più nuovo agli sconfinamenti oltre l’ambito d’azione della logistica, ne deterrà il 10% tramite il suo fondo Pulse, prevedendo di investirvi 120 milioni di euro da qui al 2026, al fianco dei due soci che nello stesso intervallo di tempo contribuiranno allo sviluppo della società ognuno con 300 milioni di euro.
La nuova realtà – che sarà guidata da Philippe Divry nelle vesti di Ceo – si propone in particolare di realizzare veicoli commerciali leggeri (non superiori alle 3,5 tonnellate), di tipo full electric, sulla base di una piattaforma flessibile e modulabile per differenti tipi e dimensioni di mezzi. I veicoli saranno realizzati nello stabilimento di Renault di Sandouville, in Normandia, specializzato nella realizzazione di van, il quale prevede di reclutare per la nuova attività 550 addetti nei prossimi quattro anni.
L’accordo di oggi fa seguito a un annuncio dell’ottobre 2023 in cui i tre soci avevano comunicato l’intenzione di avviare un’azienda per gestire lo sviluppo di una nuova generazione di furgoni elettrici. All’epoca Rodolphe Saadé, Presidente e amministratore delegato di Cma Cgm, aveva commentato: “Non solo stiamo investendo in questo progetto, ma apporteremo anche il nostro know-how e competenze per garantire la logistica in entrata e in uscita, mentre alcuni di questi veicoli potrebbero essere utilizzati per decarbonizzare la nostra flotta. Con questo nuovo investimento nella mobilità elettrica da parte del nostro Fondo Pulse, portiamo avanti l’impegno per accelerare il processo di decarbonizzazione della nostra attività e del nostro settore”. Nel mese di marzo 2024 il progetto ha ricevuto il via libera dalle autorità antitrust competenti.
La produzione di nuovi van elettrici su suolo francese porterà senza dubbio con sé anche delle ricadute logistiche, che data la collocazione dell’impianto difficilmente però potranno interessare direttamente anche l’Italia. Sul tema va comunque ricordato che per la produzione di auto nuove in Marocco, Renault ha come porto d’approdo in Europa, da Tanger Med, il terminal genovese Imt nel quale la compagnia Neptune Lines farà confluire i relativi flussi per i prossimi tre anni.
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