Investimenti in aumento (+16%) e take up in calo (-12%) nell’immobiliare logistico italiano
I primi tre mesi del 2024, secondo l’ultimo report di Colliers, si sono chiusi con operazioni per 300 milioni, per il 70% rappresentate da iniziative di sale&lease back

Nei primi tre mesi del 2024, gli investimenti in immobili logistici in Italia hanno contato per 300 milioni di euro, il 16% in più che nello stesso periodo dell’anno prima. Le operazioni si sono concentrate su poli ad alto valore, e per il 70% sono state rappresentate da iniziative di sale&lease back. Lo si legge nell’ultimo Logistics Market Overview compilato da Colliers. Nei primi tre mesi dell’anno, secondo la società di real estate, la domanda è stata alimentata per il 45% da operatori 3pl e per il 30% da progetti bto (built-to-own) conclusi a favore di realtà dell’e-commerce o per spazi a temperatura controllata.
Passando all’analisi dell’assorbimento, il report di Colliers rileva come questo si stia dimostrando tutto sommato resiliente. Nel concreto, il take up di spazi logistici ha interessato superfici per 550mila metri quadrati, il 12% in meno che nel primo trimestre del 2023. Al riguardo, lo studio segnala come gli spazi sfitti, storicamente pari a zero nelle rilevazioni, stiano crescendo lievemente (2%) come effetto della maggiore durata delle negoziazioni.
Dal punto di vista del tipo di immobili la domanda si è focalizzata, per l’89%, su immobili di grado A e conformi agli standard Esg. Sotto il profilo geografico, il take up nel trimestre si è invece concentrato, nell’ordine, sulle regioni di Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Lazio, Liguria, Toscana, Sardegna, Piemonte. In particolare le province più interessate sono state quelle di Roma, Treviso, Parma, Bologna, Bergamo, Lodi e Pavia.
Passando infine alle prospettive per il futuro, lo studio evidenzia che attualmente nel mercato italiano sono in corso di costruzione progetti speculativi per 1,36 milioni di metri quadrati, mentre 660mila metri quadrati sono quelli oggetto di negoziazione. La stima è che comunque nel 2026 arriveranno sul mercato progetti speculativi per 3,8 milioni di metri quadrati. Le province che sotto questo punto di vista sembrano offrire le maggiori possibilità secondo Colliers saranno nell’ordine quelle di Novara, Bologna, Pavia, Milano, Roma e Alessandria.
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