Export moda maschile in crescita del 6,5% nel 2023
Le vendite estere raggiungono i 9,5 miliardi di euro, mentre l’import cala del 2,6% a 6,9 miliardi
Nel 2023 la moda maschile italiana ha registrato una crescita del 6,5% delle esportazioni, arrivate a quota 9,5 miliardi di euro. In calo invece del 2,6% le importazioni, che lo scorso anno si sono fermate a 6,9 miliardi di euro. I dati Istat, riportati sulla testata PambiancoNews, sono stati citati durante la conferenza di presentazione di Pitti Uomo 106, manifestazione in programma dall’11 al 14 giugno, quest’anno con 790 espositori di cui il 43% esteri.
Le vendite estere, si legge, sono aumentate sia tra i paesi europei (+7,2%), che coprono il 45,7% del totale, sia in quelli extra Ue (+6%). Guardando ai singoli paesi, la Francia risulta la prima destinazione con una fetta del 12,2% del totale, in aumento del 16,8% a 1,1 miliardi. Al secondo e al terzo posto si collocano rispettivamente la Germania (+0,4%, fetta del 10,3%) e Stati Uniti (+3%, 9,3%). In quarta posizione la Svizzera che perde terreno (-26,5%), pesando ora per il 7,7%. Ottimi incrementi sono invece quelli registrati nei mercati di Cina (+13,9%), Hong Kong (+28,8%), Spagna (+9,9%). Quasi tutte le merceologie registrano andamenti positivi, a eccezione dell’abbigliamento in pelle (-9,6%).
Relativamente all’import, l’analisi rileva come il 48,2% arrivi da paesi Ue. Tra i paesi fornitori primeggia la Cina (quota del 12,2%, in calo del 25%), seguita dal Bangladesh (-22,1%) e dalla Francia (+15,1%).
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