Brennero: l’Ue dà ragione all’Italia contro i blocchi imposti dall’Austria ai tir
Annunciata dal Ministero dei Trasporti la formalizzazione del ricorso in Corte di Giustizia
La Commissione Europea si è pronunciata sulla denuncia presentata dall’Italia contro l’Austria per i blocchi unilaterali imposti da quest’ultima ai tir al Brennero.
Lo scontro tra i due Paesi sulla questione è in corso ormai da anni; nel 2023 la Commissione europea ha cercato la via della mediazione organizzando sei incontri tra le parti senza ottenere successo; da qui, il 15 febbraio scorso, Roma ha inviato a Bruxelles una missiva con la richiesta di procedere contro Vienna per i blocchi unilaterali imposti ai tir al valico.
“Dopo aver valutato attentamente le osservazioni scritte e orali” delle parti, i funzionari Ue hanno espresso parere contrario sul “divieto di circolazione notturna, divieto di circolazione settoriale mirato ad alcune merci con ‘affinità ferroviaria’, divieto invernale il sabato e razionamento dei veicoli pesanti in ingresso in autostrada (il cosiddetto ‘dosing’)” imposti dall’Austria.
Le argomentazioni addotte da Vienna che hanno riguardato “protezione dell’ambiente, sicurezza stradale, fluidità del traffico” non sono, a giudizio dell’esecutivo Ue, interamente giustificate. Inoltre, si legge nel parere, “alcune di queste misure hanno maggiori probabilità di incidere sulle imprese straniere rispetto a quelle austriache”.
Per quanto riguarda invece “l’eccezione avanzata dall’Italia contro l’Austria per una presunta mancanza di leale cooperazione”, Bruxelles ritiene che il governo italiano “non abbia fornito prove sufficienti a sostegno”.
La procedura per trascinare l’Austria davanti alla Corte di giustizia Ue è regolamentata dall’articolo 259 dei Trattati. A seguito dell’adozione del parere motivato da parte dell’esecutivo Ue, spetta ora all’Italia decidere se deferire Vienna. Questo “non impedisce” tuttavia ai due Paesi “di trovare una soluzione amichevole alla controversia”, precisa ancora Bruxelles, dicendosi “pronta a sostenere entrambe le parti in questo” eventuale “sforzo”.
“Pur prendendo atto di alcune spiegazioni avanzate dall’Austria in relazione a considerazioni ambientali”, l’Ue ritiene che “le misure austriache manchino di coerenza e non possano essere giustificate nella loro interezza”.
Roma può ora decidere di portare Vienna alla Corte di giustizia Ue e il Mit ha già annunciato che formalizzerà il ricorso, “per ristabilire un quadro giuridico favorevole alle imprese e tutelare il principio di libertà all’interno dell’Unione Europea” ed ha espresso ‘grande soddisfazione’ per il parere europeo.
Il ministero spiega in una nota che “la Commissione ha censurato in maniera inequivocabile tutti i divieti austriaci al traffico lungo il Corridoio del Brennero in quanto contrari alla libera circolazione di beni prevista dagli articoli 34 e 35 del Tfue” dimostrando così “la bontà della posizione del governo italiano che, su forte input del vicepremier Salvini, ha deciso di intraprendere la strada giudiziaria dopo anni di interlocuzioni finalizzate a trovare una soluzione negoziata, frustate dall’intransigenza austriaca”. ” È un’altra promessa mantenuta”, ha commentato il ministro Matteo Salvini.