Crescita a doppia cifra (+16,8%) per il cargo aereo italiano nei primi 4 mesi del 2024
Dal 6° Convegno dell’Osservatorio Cargo Aereo emerge l’importanza delle rotte con l’Asia per Malpensa e di quelle con le Americhe per Fiumicino
Il traffico delle merci spedite per via aerea ha registrato nel primo trimestre del 2024 in Italia una crescita importante (+16,8%, rispetto allo stesso periodo del 2023). Questo il dato principale emerso dal 6° Convegno Osservatorio Cargo Aereo che si è svolto oggi nell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Una ‘prima volta’ romana per l’evento – promosso da Anama, dal Cluster Cargo Aereo (che oltra alla associazione degli spedizionieri aerei include anche Assaeroporti, Assohandlers e Ibar) e da Aeroporti di Roma – che ha anche certificato il maxi-incremento riscontrato dallo scalo in questo ambito nei primi mesi dell’anno (+68% nel primo trimestre e + 71% con i dati di traffico di aprile).
Anche Malpensa, che si conferma primo hub italiano e ottavo a livello europeo per traffico merci (dopo la flessione del 6,8% del 2023), ha vissuto comunque una significativa ripresa, registrando un +13,6% nel primo trimestre, che aumenta al +14% considerando anche il mese di aprile. Guardando alle rotte, l’analisi ha evidenziato l’importanza di quelle che toccano l’Asia (che pesano per il 25,9% del traffico di Malpensa) e di quelle con le Americhe (il 42% dei volumi di Fiumicino 42%). Ancora più nel dettaglio, nel 2023 i poli più connessi allo scalo milanese sono stati quelli di Doha (Qatar), Hong Kong (Cina) e Incheon (Corea). New York, Doha, Dubai e San Paolo Gru, nell’ordine, sono stati invece quelli più importanti per Roma Fiumicino.
Per incrementare ancora questi volumi, “è fondamentale per l’Italia riuscire ad attrarre quel 30% di merce che oggi perdiamo a favore degli altri aeroporti europei” ha dichiarato Alessandro Albertini, presidente di Anama. Un obiettivo che a suo dire potrà essere meglio perseguito se davvero entro l’estate si arriverà alla “revisione completa della Carta dei Servizi Merci, strumento strategico per misurare e implementare l’efficienza dei sistemi aeroportuali italiani in un’ottica di miglioramento continuo che è mancata in questi anni”, e che secondo il presidente di Anama è indispensabile per “dimostrare che i nostri aeroporti non sono inferiori ai competitor europei”. Albertini ha inoltre evidenziato come positiva “la recente riattivazione del Tavolo Cargo da parte del Mit”, auspicando che “porti ad un’accelerazione del processo di concertazione sul Piano Nazionale Aeroporti, che il Ministero si è impegnato a presentare entro la fine dell’estate alle rappresentanze associative”.
“Siamo onorati che per la prima volta l’evento associativo di Anama si svolga a Fiumicino riportando l’attenzione sulla realtà del cargo aereo a Roma” ha dichiarato Ivan Bassato, Chief Aviation Officer di Aeroporti di Roma, che ha poi sottolineato come lo scalo, dopo il “pieno recupero dei volumi avvenuto nel 2023”, nel primo quadrimestre abbia come detto registrato un aumento del 71% verso il pari periodo dello scorso anno, evidenziando anche una crescita del 43% sul dato del 2019, “segno tangibile di come il posizionamento di Roma stia evolvendo verso la giusta prospettiva”.
Nel corso del convegno è stato presentato un report di Iata sui trend del settore cargo aereo nazionale, con un focus s sulle filiere di farmaceutico e agroalimentare, centrali per l’import-export italiano. Dall’analisi è emerso come quest’ultimo, grazie alla crescente domanda di prodotti freschi a livello globale, abbia portato all’attivazione di nuove rotte verso mercati emergenti, imponendo la necessità di un trasporto aereo preciso, efficiente e puntuale e quindi stimolando investimenti in soluzioni avanzate, ad esempio per il controllo della temperatura. Per quanto riguarda il settore farmaceutico, è emerso come l’export italiano verso gli Stati Uniti sia stato uno dei 10 principali flussi mondiali paese-paese di questo segmento nel secondo trimestre del 2023. In tale ambito è stata ricordata l’importanza della firma del Memorandum of Understanding tra Fiumicino e l’aeroporto di San Paolo Gru per l’avvio della prima Pharma Trade Lane da e per l’Italia.
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