In arrivo una maggiorazione sui trasporti stradali di container da e per il porto di Genova
Le associazioni dell’autotrasporto annunciano un sovrapprezzo a viaggio fra i 120 e i180 euro per le criticità nei cicli operativi camionistici
Le imprese dell’autotrasporto dal prossimo 3 giugno applicheranno alle imprese committenti una ‘congestion fee’ del valore compreso fra 120 e 180 euro a viaggio e in aggiunta ai corrispettivi liberamente pattuiti dalle parti come indennità per quelle che definiscono “gravi criticità nello svolgimento dei cicli operativi camionistici”.
A condividere questa iniziativa e a firmare la nota congiunta rivolta alle istituzioni e alle associazioni di categoria interessate sono Aliai, Anita, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Lega Cooperative e Trasportounito.
La “maggiorazione economica su tratte trasportistiche in partenza/arrivo dal porto di Genova” arriva “a seguito di vari confronti svoltisi a seguito dei continui blocchi operativi camionistici avvenuti nelle ultime settimane nei bacini portuali”.
Nell’ultima riunione tenutasi proprio oggi, martedì 28 maggio, le associazioni riferiscono di aver preso atto di tutta una serie di criticità che richiedono un intervento. Fra queste “i tempi operativi del sistema portuale e dei terminal del porto di Genova, al momento dell’arrivo dei camion nei bacini portuali, per l’espletamento dei processi documentali e autorizzativi per le attività di carico e scarico dei contenitori” che “non consentono la regolare programmazione ed effettuazione dei trasporti causando enormi disservizi i cui oneri, allo stato, sono sopportati in via esclusiva dalle imprese di autotrasporto”.
Oltre a ciò le associazioni segnalano che “la perdita di produttività economica generata dai disservizi del sistema portuale e dei terminal del porto di Genova non può più essere sostenuta solo dalle imprese di autotrasporto, ma deve essere condivisa da tutta la filiera di servizi alla merce”.
Per queste ragioni viene chiesta alle imprese della filiera committente dei servizi di trasporto “una responsabile compartecipazione agli extra costi generati dai disservizi generati dall’operatività portuale dei terminal”, poiché “tali extra-costi – aggiungono i camionisti – rischiano di arrecare un grave pregiudizio alla continuità de servizi di autotrasporto, all’economia territoriale e all’occupazione, oltre a compromettere i livelli minimi di sicurezza”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY