Interporto Padova chiude un ottimo 2023 e cambia presidente
La società che gestisce l’interporto di Padova ha avuto negli anni importanti riconoscimenti per i suoi risultati virtuosi e performanti
E’ stato approvato all’unanimità nell’assemblea dei soci odierna di Interporto Padova Spa il bilancio di esercizio 2023 che ha chiuso l’anno in maniera estremamente positiva e in linea con il trend degli ultimi esercizi.
Questi i dati riportati dal bilancio della società: utile netto dopo le imposte 2,908 Milioni di euro; ebitda (il differenziale tra il valore della produzione e i costi della produzione, depurato degli ammortamenti, degli accantonamenti e dei contributi vari) è pari a poco meno di 13,0 milioni di Euro (35,4% sui ricavi tipici della produzione); valore della produzione complessivo pari a 38,3 milioni di Euro (+7,3%);
L’assemblea dei soci, informa in una nota Interporto Padova, ha nominato anche il nuovo Consiglio di Amministrazione che guiderà la società per il prossimo triennio e che è così composto: Luciano Greco, Luisa Serato, Alberto Cecolin, Vincenzo Cusumano, Ugo Campagnaro, Chiara Manfreda, Susanna Zorzi, Riccardo Capitanio, Umberto Zampieri.
E’ stato nominato anche il nuovo collegio sindacale che è così composto: Maria Vittoria Cacace, (presidente) Stefano Tosato, Antonio Magnan. Membri supplenti Lamberto Toscani e Stefania Albertin.
Alla presidenza è stato nominato il professor Luciano Greco, docente di Economia pubblica e Finanza all’Università di Padova, Direttore del Criep – Interuniversity Research Centre on Public Economics ed esperto di trasporti e logistica che già in passato era stato membro del Cda e aveva ricoperto la carica di vicepresidente dal 2009 al 2015.
Il presidente uscente Franco Pasqualetti nella sua relazione, dopo i saluti, ha sottolineato come questo bilancio confermi il trend positivo degli anni precedenti, a dimostrazione della bontà della pianificazione economico finanziaria impostata dalla Società.
In particolare “i risultati di bilancio degli ultimi tre anni evidenziano la validità del lavoro di programmazione che ha le sue basi nei mandati precedenti, così come la coerenza nelle linee di sviluppo e investimento messe in atto anche in questo ultimo mandato. L’utile dopo le imposte è stato infatti di 2.908.550 nel 2023, 2.852.214 nel 2022 e 2.858.759 nel 2021.”
Non sono quindi un caso – ha sottolineato il presidente uscente – i ripetuti riconoscimenti avuti da Interporto Padova per il bilancio, assegnati sulla base di criteri oggettivi del Cerved Group Score Impact (l’indicatore di affidabilità finanziaria di una delle più importanti agenzie di rating in Europa – Premio Industria Felix Magazine, in collaborazione con l’Università Luiss Guido Carli) che, analizzando migliaia di bilanci societari, hanno individuato Interporto Padova spa fra le società partecipate più virtuose e performanti.
Da sottolineare anche come la perizia svolta in occasione della fusione con il Consorzio Zip, abbia valutato in 395 milioni il valore gli immobili e delle attrezzature di Interporto Padova. Anche il lavoro svolto sui parametri economico finanziari in questo ultimo triennio evidenziano importanti risultati: l’indebitamento complessivo è sceso dai 105 milioni del 2020 agli 87 milioni del 2023 senza nessun intervento straordinario ma solo grazie alla redditività degli asset aziendali e garantendo in questo arco temporale ulteriori investimenti per complessivi 20,4 milioni di euro. Una solidità finanziaria che si riflette nei valori di Ebitda che cresce costantemente dal 2021 quando era di 11.400.000 euro al 2022 con 11.600.000 euro fino al 2023 nel quale si avvicina ai 13 milioni, esattamente 12.985.000 euro.
Tra gli atti più significativi di questo ultimo triennio, Pasqualetti ha infine ricordato anche la storica fusione per incorporazione con la Zip (Consorzio Zona Industriale di Padova) approvata l’8 aprile scorso dall’assemblea straordinaria dei soci.
Per quanto riguarda l’attività di Interporto Padova, la nota evidenzia che i dati del traffico intermodale (integrazione camion-treno) registrati, ampiamente positivi, dimostrano che questo modello che prevede poche interazioni fra operatori e molta tecnologia e globale automazione nei processi, è un modello vincente anche in un momento di crisi sanitaria.
Relativamente al nuovo traffico semirimorchi: dal 2020-21 sono stati istituiti collegamenti ferroviari giornalieri con interporti tedeschi e olandesi (Colonia, Foggia, Hannover, Geleen) per traffico di semirimorchi (non container marittimi quindi) che hanno permesse alle aziende venete di continuare ad esportare con i mercati europei. In Italia l’interporto padovano è l’unico caso in cui la società di gestione (Interporto Padova SpA) ha il controllo delle strutture terminalistiche e anche il know-how su come gestire i terminal stessi. Interporto Padova ha infatti anche la proprietà del software strategico (sviluppato all’interno) in un quadro complessivo unico nel panorama nazionale.
Nel dettaglio i dati e risultati di traffico del 2023 hanno registrato: merce movimentata in tonnellate: circa 14 milioni di cui ben il 43% per ferrovia; unità di carico intermodali movimentate nel sistema terminalistico nel 2023: 387.000 TEU (+6% rispetto al 2022); numero di treni merci che arrivano e partono da Padova Interporto: 8.000 nel 2023. I principali porti e località connesse via ferrovia sono: La Spezia, Genova, Livorno, Trieste, Milano (Melzo-Rotterdam), Bari, Foggia, Catania, Rivalta Scrivia, Germania (Colonia, Hannover), Olanda (Geleen), Polonia.
I risultatati strategici: attraverso il potenziamento dei collegamenti internazionali di treni di semirimorchi e di intermodale terrestre, l’interporto garantisce maggiori potenzialità di volumi rispetto ad un terminal specializzato solo nel marittimo (container). Dal 2024 sono infatti consolidati i nuovi treni Foggia-Padova sviluppati per garantire un collegamento verso il centro Europa con i treni già presenti (Colonia, Hannover, Geleen). Attraverso questi nuovi collegamenti anche tutta la filiera del trasporto anche di distribuzione locale, ha maggiori risorse per superare momenti di calo generalizzato del mercato.
Infine: la gestione delle attività dell’interporto prevedono: realizzazione e affitto di immobili logistici a operatori del settore, gestione del Terminal Intermodale, organizzazione di traffici intermodali eferroviari per conto di clienti privati. Gestione diretta di logistica (gestione di magazzino ortofrutta, Safo, carne e pesce per la grande distribuzione), logistica per varie aziende di produzione locali. Gestione del servizio di distribuzione merci in centro città (Padova) e in area termale (Abano Terme e terme euganee) con Cityporto, servizio leader in Europa fra le city logistics.
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