Per Il Cinquecento a Ferrara gara da quasi mezzo milione per la logistica
La mostra, che avrà inizio il prossimo 12 ottobre, avrà come sede il Palazzo dei Diamanti
Il Comune di Ferrara ha avviato una gara del valore di 450mila euro per il trasporto delle opere d’arte che saranno parte della mostra “Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, l’Ortolano, Garofalo, Dosso”, in programma dal 12 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025. Sede dell’evento, organizzato dalla Fondazione Ferrara Arte, sarà il Palazzo dei Diamanti. L’importo a base di gara comprende i costi della manodopera, che la stessa fondazione ha indicato in 46mila euro.
Altri dettagli sulla attività sono forniti dal capitolato d’appalto del procedimento, il quale chiarisce che la consegna delle opere – tutte ospitate in musei di Italia, Francia, Germania, Austria, Regno Unito e Stati Uniti – dovrà avvenire fra l’1 e l’8 ottobre 2024, mentre il termine ultimo per la riconsegna ai prestatori dovrà aver luogo entro il 5 marzo 2025. Relativamente al trasporto, il documento segnala anche che per quello via terra “dovranno essere utilizzati veicoli furgonati e climatizzati, forniti di sospensioni idrauliche, di sponda elevatrice, di sistema di allarme e due autisti a bordo, entrambi forniti di telefono cellulare e di impianto di localizzazione satellitare Gps” e che i mezzi dovranno essere “costantemente e ininterrottamente sorvegliati anche durante le soste”. I trasporti via aerea “dovranno svolgersi con soli vettori Iata” e “le opere dovranno essere caricate in cabina o in stiva riscaldata e pressurizzata”. A carico degli appaltatori anche lo smontaggio delle opere e del successivo riallestimento presso le sedi dei prestatori, nonché la realizzazione degli imballaggi e le eventuali operazioni doganali. Il capitolato chiarisce inoltre che per tre opere in particolare, – tutte al momento esposte in diverse località in provincia di Rovigo – data la complessità del ritiro, sarà necessario un sopralluogo preliminare, da svolgersi prima della presentazione dell’offerta.
Da rilevare infine che alcuni prestatori hanno indicato esplicitamente non solo i requisiti tecnici relativi al trasporto delle loro opere, ma anche di quali società intendano avvalersi, non è chiaro con quale livello di obbligatorietà. Ad esempio il Museo di Capodimonte richiede una a scelta tra Apice Roma, Arterìa, De Marinis, Montenovi e F.lli Bevilacqua, mentre per la Fondazione Giorgio Cini, che fornirà tre opere, la ditta “imposta” è la Arterìa, e, ancora, per i Musei Civici di Padova la scelta deve avvenire tra quest’ultima, Apice e Interlinea.
Curata da Vittorio Sgarbi e Michele Danieli, la mostra Il Cinquecento a Ferrara è considerata come seconda tappa di un percorso iniziato con la manifestazione ‘Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa’ che si è svolta nel 2023, anch’essa presso il Palazzo dei Diamanti.
F.M.