Noli container fra Cina e Italia ancora in aumento e oltre i 7mila $
Nel frattempo le tariffe per trasporti via mare da Shanghai a Genova hanno superato i 7mila dollari
I noli per il trasporto via mare di container hanno continuato a crescere anche nell’ultima settimana, attestandosi a quota 5.117 dollari per la spedizione di un box da 40 Teu grazie a un incremento del 7%. A dirlo i consueti aggiornamenti forniti dalla società di analisi Drewry con il suo Drewry Container Index.
In questo quadro, quelli per viaggi dalla Cina all’Italia – precisamente sulla tratta Shanghai-Genova – mostrano una progressione limitata (+2%), che comunque li porta a superare la barriera dei 7mila dollari arrivando per la precisione a costarne 7.029.
Va peggio a quelli relativi a invii dal porto cinese verso Rotterdam, che registrano l’incremento più consistente tra quelli sotto analisi (+11%), avvicinandosi ai primi a quota 6.867 dollari.
Gli altri aumenti registrati nell’ultima settimana si ritrovano ancora nelle tratte di export dalla Cina. Nello specifico, la tariffa per la spedizione di box da Shanghai a Los Angeles cresce del 7% a 6.441 dollari; quella verso New York del 3%, mantenendo tuttavia la tratta su livello più alto tra quelli analizzati, ovvero 7.552 dollari. Passando alle altre rotte, Drewry registra un aumento ancora su quella di backhaul da Rotterdam, che con una crescita del 2% offre un costo medio di 672 dollari per l’invio di container da 40’. L’altra rotta di ritorno analizzata, la Los Angeles – Shanghai, mostra stabilità con noli a 694 dollari.
Calano leggermente invece le tariffe delle tratte transatlantiche: il trasporto da Rotterdam verso New York scende infatti dell’1% a 2.093 dollari, mentre sulla rotta in direzione inversa un calo di pari entità porta il costo a 633 dollari. Interessante infine notare che secondo Drewry l’innalzamento dei noli, che nelle ultime settimane è sembrato perdere un po’ slancio, continuerà a vedersi anche nella prossima settimana, in particolare per le spedizioni in uscita dalla Cina, “a causa dei problemi di congestione dei porti asiatici”.
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