Cresce il movimento per innalzare a -15° la temperatura di prodotti surgelati e reefer
La campagna, che punta a ridurre i consumi energetici, ha imbarcato diversi carrier tra cui Maersk, Cosco, One, Msc e Hapag Lloyd
Il movimento ‘The Move to -15°C’, lanciato con l’obiettivo di innalzare da -18 a -15 gradi Celsius la temperatura standard dei prodotti surgelati con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici, sta guadagnando consensi anche nella logistica.
Avviata nell’ambito della Cop 28, la campagna ha uno dei più importanti operatori del settore, ovvero Dp World, tra i suoi promotori iniziali. Al gruppo emiratino si sono via via aggiunti altri nomi pesanti della logistica tra cui Maersk, Cosco, Blue Water Shipping, One, Msc, Kuehne Nagel, Hapag Lloyd, Constellation Cold Logistics, tra gli altri.
Secondo i promotori dell’iniziativa, lo standard di -18 gradi Celsius come temperatura di riferimento per i prodotti congelati, stabilita circa 100 anni fa, è arbitrario. Tra gli addetti ai lavori circola peraltro la voce che questa sia stata indicata da Clarence Birdseye, fondatore di quello che è ora il gruppo Nomad Food, cui fa capo tra gli altri il marchio Findus, il quale avesse fissato come parametro per i suoi impianti lo 0 Fahrenheit, approssimato in Celsius quindi a -18°.
Uno slancio alla campagna potrà però arrivare ora proprio da Nomad Foods, la quale nei mesi scorsi ha diffuso uno studio nel quale evidenzia come spostare la temperatura dei prodotti congelati da -18 a -15 gradi Celsius permetterebbe un risparmio energetico tra il 10% e l’11%, senza generare impatti in termini di sicurezza, gusto o valori nutrizionali deli prodotti. Un’altra analisi condotta da alcuni istituti universitari e finanziata da Dp World ha valutato che questa modifica permetterebbe di evitare ogni anno l’emissione di 17,7 milioni di tonnellate di C02, equivalente a quelle di 3,8 milioni di auto. Alla iniziativa ha inoltre aderito anche Seacube Container Leasing, tra i maggiori acquirenti e noleggiatori di container reefer al mondo.
“Gli standard degli alimenti surgelati non sono stati aggiornati da quasi un secolo. Da tempo attendono di essere rivisti” aveva spiegato Maha AlQattan, responsabile per i temi legati alla sostenibilità di Dp World. “Un piccolo aumento della temperatura potrebbe avere enormi vantaggi, ma per quanto possa impegnarsi ogni singola organizzazione, l’industria può cambiare solo lavorando insieme”.
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