Take up dell’immobiliare logistico in calo in Italia nel primo semestre 2024
Nel periodo, rileva Dils, il segmento ha attratto investimenti per 490 milioni, in leggera flessione (-8%) sulla prima metà del 2023
Nel secondo trimestre del 2024 il volume degli investimenti immobiliari nel mercato italiano è stato pari a circa 1,6 miliardi di euro, che sommati al risultato del precedente determinano un totale semestrale di circa 3,5 miliardi di euro, in aumento del 65% sulla prima metà del 2023.
Del totale del secondo trimestre, circa 200 milioni di euro sono ascrivibili alla logistica, che arriva così a valere 490 milioni di euro nella prima metà del 2024, in leggera contrazione rispetto allo stesso periodo del 2023 (-8%). Lo evidenzia l’ultima analisi del Team Research di Dils, rilevando che tra aprile e giugno gli immobili destinati a pure attività logistiche sono tornati a dominare questo segmento (con una quota di circa il 90% del volume investito), facendo scivolare indietro il Light industrial che invece era prevalso nei primi tre mesi dell’anno.
Passando a guardare il mercato dal punto di vista delle locazioni, l’analisi di Dils mostra per l’intero primo semestre 2024 una contrazione nell’assorbimento degli spazi ad uso logistico, con un take up complessivo di circa 1,1 milioni di metri quadrati (ovvero il 25% in meno rispetto alla prima metà del 2023), di cui circa 570.000 metri quadrati locati nel secondo trimestre. “Pur nel contesto di una riduzione dei volumi, peraltro inferiore se comparata ad altre nazioni europee, il mercato logistico italiano conferma il proprio nuovo peso specifico, largamente superiore alla media storica” rileva tuttavia la società nel suo report.
A partire dal secondo trimestre, aggiunge ancora lo studio, è stato possibile riscontrare il prime rent nazionale di 67 €/mq/anno anche nel mercato di Roma, oltre che in quelli di Milano e Bologna, mentre a Piacenza questo risulta essere cresciuto a 58 €/mq/anno. Stabili a 57 euro/mq/anno infine secondo la società i canoni del mercato di Verona mentre si attestano a 50 euro/mq/anno quelli di Torino, pure rivelandosi sostanzialmente invariati.
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