L’interporto di Padova ha superato la prova del CrowdStrike
La piattaforma veneta ha celebrato i suoi informatici, capaci di ridurre al minimo i disagi del bug diffusosi venerdì scorso
Il venerdì nero dei sistemi informativi di mezzo mondo ha messo alla prova anche Interporto Padova e la sua organizzazione.
Il problema nevralgico per il terminal di Padova Interporto è stato mantenere la continuità operativa per l’arrivo e la partenza dei treni merci e dei mezzi pesanti stradali che riforniscono le aziende del territorio: se non passano i dati le merci non si possono muovere e tutto si blocca. Per questo motivo il fermo dei sistemi poteva causare una reazione a catena nel complicato flusso del trasporto intermodale: diseconomie, ritardi nelle consegne, mancate coincidenze con le navi in porto, congestione delle vie stradali e ferroviarie.
“Va detto che un blocco così drastico ed inaspettato provocato “dall’interno”, cioè da uno dei capisaldi della sicurezza a livello globale, uno dei più blasonati antivirus al mondo (il software Falcon di CrowdStrike, ndr), era difficile da prevedere e superare in tempi relativamente brevi. Ancora oggi (dopo circa quattro giorni) molte organizzazioni (comprese alcune banche), non sono in grado di assicurare il precedente livello di servizio; per questo motivo riteniamo encomiabile la professionalità, l’impegno e la lucida tenacia con cui il team di Interporto Padova ha affrontato e risolto la situazione ristabilendo la piena operatività dei sistemi entro le ore 9,30 dello stesso giorno” ha spiegato una nota di Interporto.
Ricapitolata l’azione messa in campo dai propri tecnici per risolvere, in poche ore, il problema che venerdì ha investito mezzo mondo, il presidente Luciano Greco ha sottolineato: “Avremmo naturalmente fatto a meno di questo inaspettato stress test, ma la vicenda ci ha permesso di testare positivamente, di fronte a un problema informatico esterno particolarmente grave, la nostra capacità di reazione rapida ed efficace, grazie alla quale abbiamo garantito a tutti i nostri clienti l’operatività del Terminal. Una seconda riflessione riguarda naturalmente il livello di complessità ed interconnessione a livello globale del sistema economico, la strategicità della gestione dei servizi informatici e la necessità di disporre di personale estremamente preparato ed aggiornato che oramai è fondamentale per ogni azienda. La capacità di risposta al problema che abbiamo dimostrato è un’ottima notizia anche per i progetti futuri di totale automazione del terminal sui quali stiamo lavorando, e che renderanno ancora più performante il nostro Terminal Intermodale”.
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