Export della componentistica automotive in crescita del 7% nel 2023
La Germania si conferma primo paese di destinazione, con una quota del 20,5% sul totale
L’export della componentistica italiana di automotive ha chiuso il 2023 con una netta crescita (+7%) e un valore pari a 25,3 miliardi di euro. Lo evidenzia una analisi di Anfia, rilevando come l’incremento sia stato più significativo nella prima metà dell’anno (+16,8% il primo trimestre e +7,3% il secondo), per poi registrare aumenti più contenuti nella seconda (variazione nulla il terzo trimestre e +3,9% il quarto). Parallelamente, anche l’import si è mostrato in crescita con un andamento simile (+7,3%). Per entrambi i flussi, osserva l’associazione, risultano in progressione quasi tutti i componenti – nello specifico gomma, suono e parti elettriche e meccaniche – a eccezione dei motori, in calo in entrambe le direzioni.
Tornando a puntare lo sguardo sulle esportazioni, lo scorso anno il loro valore è risultato in aumento verso tutti i maggiori paesi dell’area Ue+Efta+Uk, a eccezione della Svizzera (-3,9%). La Germania si è confermato primo paese di destinazione (5,2 miliardi di euro, +5,6%) con una quota del 20,5% sul totale. Fuori dall’Ue, il Regno Unito (+2,7%) totalizza vendite per circa 1 miliardo di euro, mentre si registrano cali nell’export di componenti verso Stati Uniti (-15,1%), Giappone (-6,2%), India (-9,4%), Corea del Sud (-27,9%), Canada (-8,5%), Argentina (-16,7%) e Sud Africa (-17,3%).
Sempre in riferimento al 2023, l’export della componentistica verso i paesi UE27+UK vale 18,5 miliardi di euro (+10,7%) e pesa per il 72,7% di tutto l’export componenti (64,6% nel 2022). Le vendite di settore verso i paesi extra Ue sono state pari a 6,86 miliardi di euro (-1,9%).
Le aziende italiane, evidenzia ancora l’analisi, esportano verso il Nord America componenti per un valore di 2,33 miliardi di euro, in calo del 4,5% sull’anno precedente. Le esportazioni italiane di componenti verso l’area Mercosur valgono 868 milioni di euro, in crescita del 2,2% rispetto al 2022.
Il primo mercato asiatico di esportazione è la Cina con 291 milioni di euro (+3,5%). Le esportazioni in Giappone, secondo paese asiatico di destinazione (ma era primo nel 2022), ammontano invece a 287 milioni di euro, in calo tendenziale del 6,2%.
La suddivisione dei componenti in macro-classi vede il comparto delle parti meccaniche (incluso accessori, vetri) totalizzare, nel 2023, il 67,5% del valore dell’export con 11,2 miliardi di euro (+11,5% rispetto al 2022). Segue l’export dei motori, che vale 4,07 miliardi di euro (-3,8%) e pesa per il 15,9% sul totale esportato della componentistica. Il comparto dei componenti elettrici ed affini, che risulta in aumento del 3,5% rispetto al 2022, ha un saldo negativo di 639 milioni di euro e pesa per il 9,2%.
Il comparto pneumatici e articoli in gomma per autoveicoli, infine, presenta un valore di export pari a 1,86 milioni di euro (+21,5% sul 2022) con un saldo negativo di 742 milioni di euro e pesa per il 7,4% del totale esportato della componentistica.
In valore, sottolinea ancora il report, il comparto ha generato il 4% di tutto l’export italiano. Guardando alle importazioni, Anfia rileva come nel 2023 queste siano state pari a 19,7 miliardi di euro (come detto in aumento del 7,3% sull’anno prima), portando così la bilancia commerciale a confermare nuovamente un saldo positivo, pari a 5,7 miliardi di euro.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY