Oreficeria e farmaci tirano l’export dei distretti toscani nel primo trimestre 2024 (+20,9%)
Conferma i buon risultati anche il comparto dei Mezzi di trasporto (+31,0%), grazie sia alla Nautica di Viareggio sia alla Camperistica della Val d’Elsa.
Distretti e poli tecnologici della Toscana hanno totalizzato nel primo trimestre del 2024 esortazioni per circa 9 miliardi di euro, con una crescita del 20,9%. Un apporto fondamentale a questo risultato – osserva il Monitor del Research Department di Intesa Sanpaolo che lo ha realizzato – è dato dal balzo registrato nelle vendite estere dell’Oreficeria di Arezzo (+133,4%) e dal Polo farmaceutico toscano (+44,7%), ai primi posti per volumi nel periodo.
Eterogenea la composizione di questa performance. Nel sistema moda, a fronte delle crescite significative dell’Oreficeria di Arezzo (+133%) – grazie principalmente alle esportazioni verso la Turchia – si rilevano cali importanti nella Pelletteria e calzature di Firenze (-23,2%), con un forte ridimensionamento delle esportazioni verso la Svizzera. Nell’area fiorentina si distingue l’Abbigliamento di Empoli, con una crescita del +10,2%) maturata soprattutto con la realizzazione di vendite in Vietnam e con gli incrementi di quelle dirette in Cina, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti, che hanno più che compensato il calo verso la Svizzera. Un rallentamento si nota poi per il distretto del Tessile e abbigliamento di Prato (-6,3%) per effetto principalmente delle minori vendite verso Francia, Germania e Stati Uniti, solo in parte compensate dalla crescita verso la Polonia. Il calo, sottolinea il report, risulta più marcato nella componente del tessile (-12,7%), mentre è sostanzialmente stabile l’abbigliamento (-1,1%).
Un forte balzo in alto si osserva tra i Poli della farmaceutica e del biomedicale (+41,6%). La quota principale è legata al Polo farmaceutico toscano (oltre 2 miliardi di euro di esportazioni), con incrementi significativi in tutte le province e in particolare nelle vendite da Firenze e Siena. Tra i principali mercati di sbocco spiccano gli Stati Uniti che pesano per il 42% dell’export. Nel biomedicale la variazione è del +5,5%, grazie all’introduzione di vendite verso il Vietnam e alla crescita di quelle verso Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti, che hanno più che compensato il calo delle esportazioni verso la Svizzera.
Continua poi il trend positivo della filiera agro-alimentare sostenuta soprattutto dai buoni risultati dell’Olio toscano (+71,7%) e dei Vini dei colli fiorentini e senesi (+7,4%), mentre il Florovivaistico di Pistoia conferma sostanzialmente i valori del primo trimestre 2023 (-2,3%), in quanto subisce un calo di vendite in Francia e Regno Unito, recuperato solo in parte dal buon andamento verso la Romania e dalle nuove forniture verso Uzbekistan e Lituania. Nel dettaglio, per l’Olio si osserva un andamento positivo generalizzato a tutte le province, con variazioni percentuali che passano dal +54% di Lucca al +99,8% di Grosseto. Infine, il distretto dei Vini dei colli fiorentini e senesi mostra una buona crescita dell’export (+7,4%), forte delle maggiori vendite in Nord America (Stati Uniti e Canada) che si confermano stabilmente i primi mercati di sbocco.
Il comparto dei Mezzi di trasporto conferma i buoni risultati del 2023 registrando una crescita del 31,0%, sostenuta da entrambe le specializzazioni della Nautica di Viareggio e della Camperistica della Val d’Elsa. In particolare quest’ultima realizza una crescita di 50 milioni concentrata principalmente in Francia, Spagna e Regno Unito; stabili invece le vendite in Germania (-0,1%) che si conferma come primo mercato.
Il distretto del Cartario di Lucca invece registra un calo di 71,6 milioni (-17,9%) rispetto al periodo gennaio-marzo 2023, probabilmente per via della variazione dei prezzi alla produzione esteri in calo di circa il 10% Nella filiera del cartario, invece, il distretto delle Macchine per l’industria cartaria di Lucca segna un aumento del 42,2% maturato principalmente in Francia, Arabia Saudita e Brasile.
Tra i settori del sistema casa, infine, si osserva una complessiva stabilità, grazie alla combinazione della tenuta nel distretto del Marmo di Carrara, compensata dal calo nel Mobile imbottito e sistemi per dormire di Quarrata e Prato.
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