Il direttore delle Dogane invoca una rivoluzione interna e boccia le nomine esterne
Roberto Alesse invoca maggiore semplificazione, revisione delle retribuzioni e dei sistemi di valutazione dei dipendenti
Maggiore semplificazione, revisione delle retribuzioni e dei sistemi di valutazione dei dipendenti, reperimento di nuove risorse con concorsi pubblici escludendo nomine esterne e discutibili.
Roberto Alesse, direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha espresso la necessità di avviare profonde riforme strutturali nella pubblica amministrazione italiana. In un suo intervento pubblicato sul Corriere della Sera, Alesse ha evidenziato come il Governo Meloni si stia già muovendo in questa direzione, con l’attuazione della legge di delega fiscale n. 111 del 9 agosto 2023, che mira a riorganizzare settori fondamentali per gli equilibri macroeconomici, tra cui il sistema tributario, doganale e delle accise.
Il direttore delle Dogane ha ribadito l’importanza di semplificare la normativa vigente per tutelare le libertà costituzionali e garantire ai cittadini un diritto soggettivo alla semplicità nell’azione amministrativa. Tuttavia, ha anche sottolineato l’urgenza di rivedere le regole interne della pubblica amministrazione, affrontando temi cruciali come le retribuzioni dei dipendenti pubblici e i sistemi di valutazione delle performance, troppo spesso – afferma – ridotti a mere formalità burocratiche.
In particolare Alesse ha criticato il fallimento delle logiche aziendali applicate al pubblico impiego attraverso la privatizzazione, sostenendo la necessità di una “controriforma” che ripristini l’assetto pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri e rafforzi il ruolo del Presidente del Consiglio come garante dell’unità di indirizzo politico e amministrativo.
Infine, il direttore dell’Agenzia dogane e monopoli scrive con convinzione che solo una classe dirigente reclutata tramite concorsi pubblici specifici può garantire la qualità e l’efficienza della pubblica amministrazione, escludendo nomine esterne e discutibili.
“È tempo di radunare le idee e promuovere un autentico afflato riformista” ha concluso Alesse, auspicando un rilancio del sistema Paese attraverso un’amministrazione pubblica più efficiente e meritocratica.
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