Rallenta l’export dei distretti del Veneto (-3,5%) nel primo trimestre 2024
In calo la moda (a eccezione dell’Oreficeria di Vicenza) e il comparto metalmeccanico (tranne le Macchine agricole di Padova e Vicenza)
Nel primo trimestre 2024 i distretti del Veneto, evidenzia in un bollettino il Monitor di Intesa Sanpaolo, registrano un calo tendenziale dell’export del 3,5%, portandosi a 8,2 miliardi di euro. Solo 20 dei 27 contesti territoriali analizzati risultano nel periodo in crescita rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno.
A contrarsi è in primis il Sistema Moda, con l’eccezione però dell’Oreficeria di Vicenza che segna un incremento del +18,5% grazie al balzo in Turchia, frutto probabilmente di triangolazioni in base alle quali il paese funge da base per successive destinazioni. A spiegare il boom potrebbero essere le politiche restrittive sull’importazione di oro in lingotti introdotte dal governo del paese, che potrebbero aver spinto all’acquisto di prodotti orafi più basici per successive trasformazioni. Buono anche l’incremento osservato negli Emirati Arabi Uniti, Romania e Malaysia. Nell’insieme il Sistema Moda registra però un netto calo (-16%) delle vendite verso gli Usa, mercato che pesa per il 15% del totale. In particolare la flessione del paese nordamericano pesa sull’Occhialeria di Belluno, sull’Oreficeria di Vicenza e sulla Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna.
In declino anche mercato francese (con peso del 14%), che invece grava soprattutto sulle attività delle Calzature del Brenta, distretto che vede una forte presenza di terzisti che lavorano per le maison del lusso francesi, e in cui operano stabilimenti di produzione delle case stesse.
Altri mercati su cui si riscontra un forte rallentamento sono quelli di Germania e Cina. Nel primo, il calo è stato avvertito nella Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna e nel Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene e Valdagno; il secondo interessa soprattutto la fascia di prezzo alta della moda (Occhialeria di Belluno, Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene-Valdagno e Calzature del Brenta).
Le criticità nelle vendite dei distretti del lusso si sono fatte sentire anche nella Concia di Arzignano (-2,6%) specializzata nell’altissima qualità di lavorazione delle pelli per i grandi brand del lusso, a fronte di minori quantità lavorate per il settore dell’arredamento e dell’automotive. Colpiti anche distretti di fascia media di prezzo come quelli della Calzatura veronese (-12,4%) e il Tessile e abbigliamento di Treviso (-15,2%).
Nell’insieme, il comparto ha attenuato l’effetto della diminuzione delle vendite nei principali mercati di sbocco grazie non solo alla espansione in Turchia e negli Emirati Arabi Uniti (anche per la Concia di Arzignano, Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene e Valdagno e Tessile e abbigliamento di Treviso), ma anche grazie a Hong Kong (principalmente Occhialeria di Belluno, Concia di Arzignano, Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene e Valdagno, Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna) e ai Paesi Bassi (Oreficeria di Vicenza, Occhialeria di Belluno e Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene e Valdagno).
Nel primo trimestre 2024 si sono poi rivelate in calo anche le esportazioni del comparto metalmeccanico, con l’eccezione delle Macchine agricole di Padova e Vicenza (+6,4% grazie al traino degli Stati Uniti, della Spagna e della Germania). A flettere sono la Meccanica strumentale di Vicenza (-60 milioni di euro ovvero -8,6%), la Termomeccanica scaligera (-56 milioni, -12%) e la Termomeccanica di Padova (-27 milioni, -6,5%). I cali maggiori si vedono nei paesi dell’Europa occidentale (Germania -12,7%; Regno Unito -19,6%), mentre spinte positive sono arrivate dall’Arabia Saudita (Termomeccanica di Padova e Meccanica strumentale di Vicenza), dalla Francia (Termomeccanica di Padova e Meccanica Strumentale di Vicenza) e dalla Spagna (Termomeccanica scaligera).
Tra gennaio e marzo 2024 anche il Sistema Casa ha poi perso quota, a parte il distretto degli Elettrodomestici di Treviso in lieve aumento e quelli di Sistemi di Illuminazione di Treviso, Venezia, Vicenza e Padova che mostrano stabilità (+0,9%). I distretti che hanno maggiormente risentito della recessione in Germania, loro primo mercato di sbocco per rilevanza, sono stat il Legno e arredo di Treviso (-30 milioni di euro ovvero -5,7%), il Mobile del Bassanese (-10 milioni, -7,2%) e il Marmo e granito di Valpolicella (- 9 milioni, -8,5%). Il conflitto russo -ucraino frena la domanda russa e pesa sull’export del Mobile in stile di Bovolone (-4 milioni ovvero -17,1%), mentre i Prodotti in vetro di Venezia e Padova (-14 milioni, -15,2%) perdono a seguito delle battute d’arresto in Spagna e negli Stati Uniti.
Chiudono invece in positivo il primo trimestre 2023 tutti i distretti veneti dell’agro-alimentare grazie all’aumento delle vendite in Germania, Russia, Regno Unito e Belgio. Particolarmente brillante il risultato dei Vini del Veronese (+11,6%), così come quello di Dolci e pasta veronesi (+16,4%) grazie al contributo dei Paesi Bassi e degli Stati Uniti. L’Ittico del Polesine e del Veneziano cresce nelle vendite del prodotto fresco (in Germania, Croazia e Spagna) e rallenta invece nel comparto della trasformazione. Lieve crescita anche per le Carni di Verona e per il Prosecco di Valdobbiadene.
Tra i rimanenti mostra un’ottima crescita il Grafico-Cartario veronese (+17,8%) trainato da Regno Unito e Stati Uniti, mentre restano in territorio negativo le Biciclette di Padova e Vicenza (-10,1%) nonostante i segnali positivi dalle vendite in Cina, Francia e Germania, più che controbilanciate dal calo delle esportazioni verso la Romania. Le Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova segnano un calo del -3,3%, in miglioramento rispetto alla flessione media del 2023, grazie alla crescita nei paesi dell’Est europeo (in primis Ungheria e Repubblica Ceca).
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