Sequestrati a Livorno quattromila peluche pericolosi provenienti dalla Cina
I giocattoli presentavano una quantità di ftalati superiore al limite consentito
Nel porto di Livorno sono stati sequestrati 4.000 peluche provenienti dalla Cina nell’ambito di una verifica svolta in fase di sdoganamento dall’Ufficio delle Dogane della città. Alcuni dubbi, spiega una nota dell’agenzia, erano già emersi dall’esame della documentazione inerente al fascicolo tecnico indispensabile per l’apposizione del marchio Ce presentata all’atto dell’importazione, rivelatasi carente. Questi sono stati poi confermati dalla verifica fisica e dal successivo esame dei campioni prelevati dal Laboratorio Chimico Adm di Livorno.
Le analisi, insieme alle prove tecniche condotte per accertare la rispondenza dei peluche alla normativa di sicurezza giocattoli nazionale ed europea, hanno permesso di individuare la presenza di piccole parti ingeribili e la scarsa resistenza meccanica. Soprattutto, i giocattoli presentavano una quantità di ftalati quasi doppia rispetto al limite prescritto dalla normativa Reach (Regolamento sulla Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Restrizione di Sostanze Chimiche – Regolamento CE 1907/2006 e il successivo regolamento UE 2005/2018). La sostanza, spiegano le Dogane, è solitamente utilizzata per rendere i materiali plastici o sintetici più resistenti e al contempo pieghevoli, ed è riconosciuta come materiale inquinante per l’ambiente e pericolosa per la salute umana, rendendo necessario uno stretto monitoraggio del suo impiego. La sua presenza in quantità superiore al limite consentito costituisce un pericolo rilevante per la salute dei bambini.
L’attività, coordinata dalla locale Procura, si è chiusa con il sequestro dei 4.000 peluche e l’ipotesi di commissione di illeciti in materia di sicurezza a carico del legale rappresentante della società importatrice.
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