Previsioni contrastanti sulla stagione invernale del cargo aereo
Kuehne Nagel parla di peak season sottotono, mentre Xeneta aveva detto di attendersene una “estremamente impegnativa”
Quella in arrivo non sarà una peak season “estremamente impegnativa” per il cargo aereo, anzi. Alle porte si prepara una stagione invernale sottotono, per via della decisione dei caricatori di anticipare le spedizioni con l’obiettivo di prevenire ogni potenziale criticità.
La previsione è stata espressa dai vertici di Kuehne Nagel nella conference call che ha seguito la pubblicazione dei risultati trimestrali della società, primo operatore al mondo nel segmento delle spedizioni aeree. Secondo Kn, più nel dettaglio, il mercato sarà contraddistinto da una “modesta crescita a una cifra”, sia nel confronto anno su anno che in quello congiunturale. Un andamento che, ha ammesso Stefan Paul, contrasta con le nostre aspettative di rialzo di metà anno”. La casa di spedizioni ha poi precisato di avere visto i suoi volumi crescere nel corso dell’anno meno della media del mercato data anche la minore presenza della società nel segmento e-commerce.
L’andamento debole atteso nel quarto trimestre, ha poi dettagliato meglio Paul, riflette quanto le spedizioni si siano concentrate nella parte iniziale dell’anno, la potenziale domanda ridotta per effetto della minor criticità del trasporto via mare, e il calo di alcuni mercati chiave come quello tedesco dell’automotive, che è stato inferiore alle aspettative. “Ciò detto – ha concluso – puntiamo a una crescita maggiore nei trimestri a venire”. Parlando della scelta della clientela di concludere spedizioni in anticipo, Paul ha anche aggiunto che questa rappresenta “una reazione all’interruzione della supply chain innescata dal dirottamento dal Mar Rosso, dalle potenziali ricadute delle azioni di sciopero nei porti negli Stati Uniti e dalle incertezze geopolitiche”.
La previsione di Kuehne Nagel contrasta nettamente con quella che era stata espressa nei giorni scorsi da Xeneta. La società di analisi aveva infatti detto di attendersi una peak season “estremamente impegnativa”, come frutto di una “tempesta che si è andata rafforzando dal quarto trimestre 2023” quando si sono sovrapposti un aumento della domanda derivante dalla crisi del Mar Rosso e il boom delle spedizioni e-commerce. In particolare a AirCargoNews Xeneta aveva segnalato come a metà ottobre il dynamic load-factor fosse già di quattro punti percentuali superiore a quello del 2023 mentre i noli per spedizioni con origine nell’Asia Pacifico lo fossero nell’ordine del 25-40%.
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