Ritardi medi delle portacontainer ai massimi a settembre (5,67 giorni)
Sea-Intelligence evidenzia come nel mese sia arrivato in orario solo il 51,4% delle navi
La puntualità delle portacontainer continua a mantenersi di poco superiore al 50%, in linea con l’andamento osservato durante l’intero 2024. A settembre, il livello si è però abbassato, raggiungendo uno il punto più basso dell’anno a quota 51,4%, pari a una flessione di 1,2 punti percentuali sul mese precedente. Lo evidenzia l’ultimo bollettino Global Liner Performance (GLP) report, realizzato considerando 34 differente tratte e le performance di oltre 60 carrier.
Tra le navi che non hanno rispettato la tabella di marcia, il ritardo medio è cresciuto di 0,21 giorni rispetto a quello osservato ad agosto, toccando quindi i 5,67 giorni. Un valore ‘record’, pari al terzo più alto registrato dalla società di analisi e superato solo da quelli toccati durante la pandemia.
Anche a Settembre Maersk si è dimostrato il più affidabile dei carrier. Le sue navi sono infatti arrivate ‘puntuali’ nel 55,5% dei casi. Il vettore danese è seguito da Cma Cgm con un tasso del 50,9%, unica altra compagnia le cui portacontainer nel mese sono arrivate ‘in orario’ in almeno la metà dei casi. I restanti 11 operatori, rileva Sea-Intelligence, si sono collocate tutti nella fascia 40-50%, chiusa da Wan Hai con un livello di puntualità del 40,4%. Dei tredici analizzati, solo quattro hanno migliorato rispetto ad agosto le loro performance: del quartetto, la migliore è stata Pil, che ha incrementato le prestazioni di 4,5 punti percentuali. Di contro Hmm ha registrato il peggior decline, perdendo in termini di puntualità navi 7,8 punti percentuali. Guardando infine al confronto anno su anno, l’analisi ha osservato come nessuno di loro abbia migliorato le performance sotto questo profile e che in particolare Msc e Wan Hai hanno visto calare la puntualità media delle portacontainer di 21,5 punti percentuali.