Cargo aereo italiano in aumento più di quello globale nei primi nove mesi dell’anno
Nella Penisola il settore cresce del 17,3%, contro una media del 12,6%
Continua ad ali spiegate la crescita del cargo aereo negli scali italiani. Gli aeroporti della Penisola, riferisce Assaeroporti, hanno gestito a settembre merce per 104.700 tonnellate, ovvero il 12,7% in più che nello stesso mese del 2023. Lo sviluppo delle spedizioni aeree nella Penisola è proseguito quindi a un ritmo di marcia più spinto rispetto a quello riscontrato a livello globale (+9,4%) ed europeo (+11,7%).
Guardando ai primi scali della Penisola, si osserva come Malpensa progredisca del 4,9% a 58.962,7 tonnellate. In seconda posizione, Fiumicino cresce addirittura del 27,9% portandosi a 23.595,1 tonnellate. La terza posizione è occupata da Venezia che con 5.995,3 tonnellate registra una crescita del 49,5%, seguita da Bologna con 4.870 tonnellate e un aumento rispetto al settembre 2023 del 12,2%. Chiude la top 5 Brescia con movimentazioni per 3.571,8 tonnellate, ovvero +30,7% sul settembre dello scorso anno.
Allargando lo sguardo al periodo gennaio – settembre 2024, le rilevazioni di Assaeroporti mostrano come complessivamente gli scali italiani abbiano gestito movimentazioni per 929.360 tonnellate, il 17,3% in più che nei primi nove mesi del 2023. Alla stessa data, le spedizioni aeree globali – secondo i dati di Iata – risultano in crescita a un ritmo sostenuto ma inferiore, pari al +12,6%.
Del totale, 541.488 tonnellate sono ascrivibili a Malpensa, che progredisce del 9,9%, e 204.991,9 a Fiumicino, in aumento del 53,7%. Venezia pesa per 46.360,2 tonnellate (+31%), Bologna per 42.230,8 tonnellate (+11,8%) mentre Brescia vale 27.468,7 tonnellate (+8,7%).
Andando a guardare più nel dettaglio l’evoluzione del comparto a livello globale, Iata ha riscontrato come settembre sia stato il quattordicesimo mese consecutivo di crescita, con un incremento del 9,4% delle tonnellate di merce movimentate per via aerea. La progressione si è accompagnata a un aumento della capacità disponibile a livello globale del 6,4%, ancora in gran parte per effetto dell’incremento della spinta della stiva belly cargo (+10,3% nel mese).
In questo scenario globale, il mercato europeo ha continuato ad avere performance superiori a quelle medie, registrando un aumento dell’11,7% dei volumi a fronte di un incremento di stiva disponibile del 7,5%, per un load factor quindi del 52,5% (contro un valore medio globale del 45,6%).
Nel suo report, Iata ha anche concentrato l’attenzione su alcune singoli flussi. Tra questi, quello Europa – Asia, che secondo le rilevazioni risulta a settembre in aumento per il 19esimo mese consecutivo, registrando una crescita della domanda dell’11,8%, e quella Medio Oriente – Europa, in progressione per il 14esimo mese consecutivo e nel nono mese dell’anno in aumento in particolare del 15,6%.
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