Imminente la dichiarazione di sciopero nella logistica e nell’autotrasporto
Rottura delle trattative per il rinnovo del Ccnl da parte dei sindacati confederali
Non sono bastati tre giorni di trattativa non stop sul rinnovo del Ccnl Logistica trasporto merci e spedizione, lo sciopero del settore pare ormai difficilmente scongiurabile.
Lo si evince da una nota di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti agli iscritti in cui si spiega come neppure nell’ultima trigiornaliera tornata di incontri, dopo le 20 riunioni tenutesi dalla presentazione della piattaforma del 30 novembre 2023 si sia avuta “l’accelerazione auspicata dal sindacato”.
In particolare, si legge nella nota, “le controparti non hanno compreso la necessità che questo rinnovo debba portare ad una modernizzazione del Ccnl di un settore che sta vivendo profonde trasformazioni legate all’innovazione tecnologica, alla verticalizzazione dell’intera filiera logistica e che oggi sviluppa il 10% del Pil del Paese, nel quale sono occupati circa 1 milione di lavoratrici e lavoratori. Il divario continua ad essere importante e non sono accettabili le proposte avanzate dalle controparti su: orario di lavoro, clausola sociale per il personale viaggiante, salute e sicurezza, riduzione della precarietà sui temi dell’autotrasporto”.
Non solo: “Le richieste datoriali dimostrano la volontà di ridurre la contrattazione aziendale e territoriale, limitando lo spazio di azione delle Rsa e delle organizzazioni sindacali sul territorio. Le distanze che permangono tra le nostre richieste e le posizioni delle controparti che contengono anche il peggioramento del trattamento della malattia, non hanno permesso di affrontare il tema della richiesta di aumento avanzata nella piattaforma del 18% del trattamento economico complessivo”.
Per questi motivi le segreterie nazionali dei sindacati confederali hanno rotto le trattative e “nei prossimi giorni in base al mandato ricevuto dall’attivo unitario dei quadri e delegati del 28 ottobre scorso, dichiareranno le azioni di sciopero a sostegno delle rivendicazioni e per realizzare un rinnovo contrattuale che riconosca la giusta professionalità e la dignità di tutte le lavoratrici ed i lavoratori del settore”.