Si ferma a 117 miliardi il fatturato 2024 della contract logistics in Italia
Il rallentamento economico e industriale frena la crescita del settore (+0,7%), dove continuano ad aumentare i dipendenti diretti (+15%) e a calare il numero di imprese
Dopo la forte crescita del biennio 2021-2022, la logistica italiana conto terzi mostra segnali di rallentamento. Se per il 2023 il fatturato a pre-consuntivo è stato di 115,8 miliardi di euro, per l’anno in corso la stima è di ricavi a quota 117,8 miliardi di euro, in aumento quindi solo dello 0,7% (+1,7% in termini nominali), per effetto dell’andamento economico e industriale.
Lo evidenzia l’ultimo report annuale dell’Osservatorio Contract Logistics ‘Gino Marchet’ del Politecnico di Milano, presentato oggi durante il convegno “La Logistica al centro della transizione della domanda”.
Secondo la ricerca continuano tuttavia a dispiegarsi nel settore alcune delle tendenze già osservate in passato. Tra le aziende ‘top’ prosegue infatti la crescita dei dipendenti diretti (+15% a consuntivo) così come non si fermano le operazioni di M&A (36 quelle osservate in ambito nazionale nel biennio 2023-2024, per circa un miliardo di euro). Parallelamente, prosegue anche il calo del numero delle aziende della filiera (- 35mila dal 2019 al 2022, in particolare per le piccole realtà).
Guardando ai costi sostenuti dalle imprese del settore, lo studio rileva una stabilizzazione dei prezzi dell’energia dopo il picco del 2022. Nel frattempo sono saliti però i costi della manodopera (+4,3% nel 2024), dei canoni di locazione (+6%) e del denaro (+19,6%). In particolare il costo del lavoro, oltre agli aumenti definiti dal Ccnl, registra secondo le aziende anche aumenti legati alla contrattazione di secondo livello (per il 18%), alla bassa produttività (18%) e ai problemi di assenteismo (16%) e turnover (15%).
A rimanere stabile è invece il livello della terziarizzazione, che oggi coinvolge il 45,5% delle aziende del settore (era il 45,3% nel 2023). Tra i vantaggi ricercati nell’outsourcing le imprese citano in particolare la flessibilità (44%) e la modifica della struttura costo/servizio (34%).
La ricerca ha inoltre evidenziato che logistica oggi è considerata “centrale” dal 65% delle aziende committenti, che chiedono ai loro fornitori di contenere i costi (41%), migliorare il livello di servizio (42%) e l’impatto ambientale (17%).
“La logistica ha davanti a sé grandi sfide – ha ammesso Marco Melacini, Responsabile Scientifico dell’osservatorio, citando il contesto economico critico e il cammino verso la sostenibilità. Ma – ha aggiunto – ha anche “i giusti anticorpi per rispondere a queste sfide, grazie alla capacità di adattamento e a un approccio di collaborazione nella relazione fra committenti e fornitori, che è sempre più dirimente in ogni aspetto”.
Anche per Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics, sta ora emergendo la centralità della logistica per le imprese committenti, “in un contesto che richiede di lavorare non solo sui costi, ma anche sul livello di servizio e sull’impatto ambientale”.
Su questo punto, la ricerca ha evidenziato tra gli intervistati come l’80% delle aziende committenti abbia un’alta intensità di adozione di soluzioni green (dieci anni fa la aveva il 13%), anche se solo il 49% delle imprese calcola la CO2 equivalente associata alle attività logistiche con una frequenza e un livello di dettaglio in linea per il report di sostenibilità.
Lo studio ha inoltre censito, nel trasporto su strada, l’utilizzo di 11 soluzioni per la decarbonizzazione, rilevando come, ad oggi, Hvo e bioCng/bioLng siano le soluzioni più diffuse tra quelle di origine non fossile. Il 57% dei fornitori di servizi logistici impegnati nella transizione green ne utilizza contemporaneamente diverse, per il diverso stadio di sviluppo tecnologico, per sfruttare la vita utile del singolo mezzo e le peculiarità delle tecnologie stesse.
Riguardo la sostenibilità, la ricerca ha poi evidenziato come stiano crescendo le iniziative per quella sociale. In passato, le imprese hanno lavorato in particolare su iniziative per i lavoratori nelle loro attività, mentre in futuro si rivolgeranno ad altri stakeholder (5,7 su 10) o alla sfera privata dei dipendenti (6,1 su 10).
Da evidenziare infine come secondo il report il 40% dei Top Player della logistica abbia pubblicato un bilancio di sostenibilità nell’ultimo anno. Di questi, il 62% ha adottato, secondo l’Osservatorio Contract Logistics, un approccio strutturato, basato su analisi di materialità e standard internazionali.