Dal Forum del Commercio Internazionale annunciati correttivi alla riforma doganale
Lo ha annunciato il viceministro all’economia Leo nel corso della seconda edizione del Forum del Commercio Internazionale organizzata da ARcom Formazione
Relativamente alla riforma doganale, sono allo studio correttivi per rispondere alle criticità segnalate dagli operatori del settore e migliorare l’efficienza delle procedure. Lo ha annunciato il Viceministro all’Economia e alle Finanze, Maurizio Leo, nel corso della seconda edizione del Forum del Commercio Internazionale, organizzata da ARcom Formazione sotto la direzione scientifica dell’avvocata Sara Armella, con il patrocinio della Commissione Europea, Simest, Ice, Regione Lombardia, Aice, FederItaly, Icla, Aidda, e Imit.
“Non è escluso che si possa, da parte del legislatore – e al riguardo stiamo facendo degli approfondimenti con l’Agenzia delle Dogane – rivedere la soglia dei 10.000 euro per poter configurare il reato di contrabbando” ha dichiarato Leo. Questo per alzare l’asticella ed evitare che ci si trovi in presenza di situazioni anche minimali, che rientrino nel perimetro delle violazioni di carattere penale. Quindi questo è un tema che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sta approfondendo e di cui ci si potrà far carico poi nell’ambito di un eventuale decreto correttivo”.
Nel corso del Forum è stato anche presentato il white paper di ARcom Formazione con dati inediti Ice, che confermano la centralità dell’export per l’economia italiana. Nel 2024, questo ha raggiunto i 650 miliardi di euro (+3,7% rispetto all’anno precedente), trainato da una crescita particolarmente robusta nei mercati del Golfo e in Nord America.
“L’export italiano mantiene le sue posizioni grazie alla crescita nei Paesi del Golfo e in Nord America” ha commentato Maurizio Forte, Membro della Direzione Centrale per i settori dell’export di Ice. “Nel 2023 – e ancora nei primi 7 mesi del 2024 – gli Stati Uniti sono la seconda destinazione, mentre Emirati Arabi e Arabia Saudita crescono a doppia cifra. Questa dinamica – oltre l’immaginario del Bello, Buono e Ben Fatto – è il risultato della ricerca e della tecnologia applicata: l’Italia è campione di export nei macchinari (101 miliardi di euro nel 2023, pari al 16% del totale). Nel dualismo Stati Uniti – Cina, oggi l’alternativa è rafforzare la capacità di proiezione internazionale del terzo polo, quello Europeo, in cui l’Italia può esprimersi da leader (siamo il terzo esportatore EU), concentrando gli investimenti su promozione commerciale, sostenibilità e innovazione.”
Nel forum hanno tenuto banco poi le tensioni geopolitiche e le nuove misure protezionistiche. Sara Armella, Direttore Scientifico di ARcom Formazione, ha sottolineato i rischi per il commercio internazionale: “L’Italia è il quarto Paese al mondo per volumi di esportazioni, che crescono anche nel 2024 del 3,7%, nonostante una situazione geopolitica sempre più complessa e il continuo incremento di misure protezionistiche, oltre 2.800 nel solo anno 2024. La vittoria di Trump e l’annuncio di dazi del 10-20% sui prodotti europei potrebbe determinare un calo delle esportazioni italiane del 16%. Anche il nuovo corso della politica USA sulla sostenibilità ambientale rischia di impattare sulla competitività europea, considerato che la UE ha avviato, con CBAM e deforestazione, un Green deal ambizioso, che rischia di rimanere isolato a livello internazionale.”
Per Laura Travaglini, Senior Adviser di Confindustria, “il contesto internazionale configura un rallentamento, o, volendo essere ottimisti, una stabilizzazione al ribasso degli scambi mondiali che si mantengono poco al di sotto dei picchi storici, ma denotano comunque una tendenza all’appiattimento che potrebbe acuirsi se le condizioni geopolitiche dovessero deteriorarsi ulteriormente.”
Commentando il tema della riforma doganale, Bruno Pisano, Presidente Assocad, ha poi aggiunto: “Presenta alcuni aspetti da affinare e rivedere: in particolare il sistema sanzionatorio. Tuttavia, siamo certi che il grande lavoro di confronto tra tutti gli attori istituzionali e privati, porterà ad introdurre i correttivi migliorativi per far sì che il sistema logistico e doganale italiano diventi più efficiente ed efficace”.
Domenico De Crescenzo, Vicepresidente Fedespedi con delega alle dogane ha invece commentato: “Avremmo preferito un’entrata in vigore della legge 141 che ci desse il tempo di metabolizzare i cambiamenti. In ogni caso auspichiamo delle modifiche che alleggeriscano la nostra posizione soprattutto sull’Iva, come diritto di confine nella soglia attuale, sulla confisca delle merci e sull’accertamento del dolo”.
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