Sequestrati 22 mln di euro a Af Logistics per accusa di frode fiscale
Secondo il provvedimento, la società deve ai clienti Ikea e Gs (Carrefour) circa la metà del fatturato
Sulla logistica italiana si abbatte una nuova indagine per frode fiscale. Af Logistics è stata destinataria, nella giornata di ieri, di un sequestro preventivo d’urgenza per un importo di oltre 22 milioni di euro, nell’ambito di una indagine avviata dalla Procura di Milano coordinata dal Pm Paolo Storari.
Secondo quanto riferito in particolare dal Corriere della Sera, che ha avuto accesso al provvedimento, nel periodo 2018 – 2023 la società secondo le accuse avrebbe fatto «largo ricorso all’esternalizzazione dei servizi di logistica, movimentazione merci, facchinaggio e trasporto, avvalendosi di fatture ricevute da diversi soggetti giuridici, la cui analisi ha fatto emergere rilevanti criticità, in gran parte anche di natura fiscale, oltre che giuslavoristica».
Af Logistics, di base a Massalengo, in provincia di Lodi – riferisce ancora la testata milanese – ha tra i clienti Ikea e Gs (Carrefour), quest’ultima a sua volta al centro di un analogo provvedimento (per oltre 64 milioni di euro) lo scorso aprile. A loro deve circa la metà del fatturato, mentre il resto è frammentato tra altri soggetti.
Stando ancora al provvedimento, la Procura ha riscontrato anche nel caso di Af Logistics una intensa ‘transumanza’ di lavoratori. Nel dettaglio, a fronte di 3.820 lavoratori esaminati nel periodo di riferimento, 815 passato per almeno due aziende del sistema. Tra questi, 272 lavoratori sono transitati fra tre aziende, 64 lavoratori sono transitati in quattro e 22 tra cinque o più aziende.
Per il reato di frode fiscale sono indagati Antonio Ferrari, legale rappresentante di Af Logistics, e la stessa società.
“Registriamo per l’ennesima volta la conferma che il settore della logistica ha bisogno di legalità e lavoro di qualità“, commenta Attilio Dadda, Presidente di Legacoop Lombardia. “Con questi obiettivi stiamo portando avanti con grande determinazione il lavoro del protocollo d’intesa per la legalità dei contratti di appalto nel settore della logistica che rappresenta un vero spartiacque nel settore e per la tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Serve ovviamente anche una verifica sui committenti che aggiudicano servizi sottocosto e che sono gli unici che traggono vantaggio a spese delle imposte e dei contributi non versati dalle filiere che hanno privilegiato”.
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