Lieve crescita (+1,1%) per le esportazioni dei distretti piemontesi nella prima metà del 2024
Positivo l’andamento verso i nuovi mercati (+1,3%), trainati da Hong Kong, Uae, Messico e Polonia, così come verso quelli maturi (+1,1%), mentre resta stabile la Francia, primo sbocco con una quota sul totale del 13%
Nel primo semestre 2024 le esportazioni dei distretti piemontesi sono state pari a 6,4 miliardi di euro, in crescita dell’1,1% sul primo semestre dell’anno precedente e contro una media italiana del +0,2%. È l’ultimo dato sull’export distrettuale elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, secondo il quale i poli hanno realizzato risultati migliori anche rispetto all’export del totale economia e del manifatturiero (rispettivamente – 4,6% e -4,5%). Le vendite all’estero dei distretti piemontesi sono aumentate sia nel primo, sia nel secondo trimestre 2024 (rispettivamente +0,9% e +1,3%).
Guardando ai mercati, risulta positivo l’andamento verso quelli nuovi (+1,3%), trainati da Hong Kong, Emirati Arabi Uniti, Messico e Polonia, così come verso quelli maturi (+1,1%) con Irlanda, Stati Uniti, Danimarca e Regno Unito in testa. Tra i principali sbocchi, le contrazioni più intense (superiori a 20 milioni di euro) hanno riguardato Svizzera, Belgio e Cina, mentre tiene la Francia (+0,7%), primo sbocco con una quota sul totale del 13%.
Se si passa all’analisi dei singoli distretti, si nota come l’incremento abbia interessato 6 poli su 12 (quelli dei Dolci di Alba e Cuneo, Frigoriferi industriali di Casale Monferrato, Caffè, confetterie e cioccolato torinese, Oreficeria di Valenza, Riso di Vercelli e Macchine utensili e robot industriali di Torino).
I distretti agro-alimentari in particolare hanno registrato complessivamente un aumento delle vendite all’estero del 4,6%, con una differenziazione. L’andamento è stato positivo per i Dolci di Alba e Cuneo (+20,7%, pari a 149 milioni di euro), per Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+7,4%, pari a 33 milioni di euro), per il Riso di Vercelli (+0,5%, per 1 milione di euro). Calano invece le vendite estere dei Vini delle Langhe, Roero e Monferrato (-3,5% per 35 milioni di euro) e di Nocciola e frutta piemontese (-20,6% corrispondenti a 30 milioni di euro).
Diversificato anche l’andamento dei distretti della meccanica, che complessivamente registrano un calo dell’1% sul primo semestre 2023. La crescita, segnala il report, è stata notevole per Frigoriferi industriali di Casale Monferrato (+19,2) ma sono andate bene anche le Macchine utensili e robot industriali di Torino (+0,3%). Risultano in diminuzione invece Rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia (-4,5) e Macchine tessili di Biella (-18,3%,).
L’export del sistema moda piemontese è calato dell’1,2%, come dell’andamento opposto dei due distretti: l’Oreficeria di Valenza ha ottenuto una crescita dell’export dell’1,1% per 11 milioni di euro in più, mentre il Tessile di Biella penalizzato dal calo dei consumi ha registrato un calo sui mercati esteri del 3,1%, mostrando comunque tra tutti quelli italiani del suo ambito una sostanziale tenuta.
Nel semestre è stata inoltre la performance del distretto dei Casalinghi di Omegna (-13,2%), il più piccolo tra quelli monitorati in Piemonte.
Passando ai due poli tecnologici della regione, il report registra nel primo semestre 2024 un calo dell’export complessivo dell’1,2%, con un andamento differente. Le esportazioni del Polo aerospaziale del Piemonte nel primo semestre 2024 hanno realizzato un aumento del 4,1%, mentre quelle del Polo Ict di Torino hanno invece subito una battuta d’arresto (-9,8%).
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