• Chi siamo
  • Perchè
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Alocin Media
    • Shipping Italy
    • Super Yacht 24
    • Aircargo Italy
    • Alocin Media Corporate
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

  • Home
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori
  • Notizie e interviste in evidenza
  • Le altre News
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Pubblicità
  • Contatti

Il giornale online del made in Italy che si muove

Economia

La bilancia dei pagamenti dell’Italia nel settore del trasporto merci continua a peggiorare

Secondo Baccelli (Università Bocconi) in Italia sono sempre più necessari il coinvolgimento della committenza nella gestione delle catene logistiche e le rendicontazioni delle emissioni

di Nicola Capuzzo
20 Novembre 2024
Stampa

I problemi e le prospettive dei nuovi assetti logistici e infrastrutturali in Europa e in Italia passano anche attraverso alcuni fattori chiave come “il sempre più necessario coinvolgimento della committenza» nella gestione delle catene logistiche e “le rendicontazioni delle emissioni”.

A sottolinearlo, durante l’assemblea di Confetra appena andata in scena a Roma, è stato il prof. Oliviero Baccelli, direttore del Master in economia e management dei trasporti, delle infrastrutture e della supply chain – Università Bocconi.

I numeri già di per sé parlano chiaro secondo quanto riportato nella sua relazione: “Le importazioni di beni in Italia sono passate da 263,5 a 588,3 miliardi di euro fra il 2001 e il 2023, con una crescita di 324,8 miliardi pari al 123%. Il ruolo del trasporto marittimo pur avendo aumentato dell’88,6% i valori movimentati, passati da 102,3 a 193 miliardi, ha ridotto la propria quota di mercato fra le diverse modalità di trasporto, passando dal 39% al 33%. La strada è aumentata dal 35 al 39%”. Di particolare rilievo anche il dato per cui “le esportazioni dall’Italia sono aumentate del 131% fra il 2001 e il 2023 passando da 266,6 a 615,1 miliardi di euro. In questo contesto, il trasporto marittimo ha ridotto la propria quota fra le diverse modalità di trasporto nel periodo fra il 2001 e il 2023 di due punti percentuali, passando dal 32% al 30%, pur aumentando il valore delle merci da 84,7 a 185,6 miliardi. Il trasporto aereo è passato dal 9 al 13% e il ruolo della strada si è ridotto dal 45 al 43%”.

Il dato che colpisce forse di più è però un altro: “La bilancia dei pagamenti nel settore del trasporto merci è negativa per 9,9 miliardi di euro nel 2023 (+4 mld rispetto al 2019)”.

Quindi l’Italia, nonostante abbia significativamente aumentato le proprie esportazioni, ha speso di più rispetto a quanto ha incassato per la logistica della propria produzione e questo sembra voler dire che il mercato dei trasporti il nostro Paese lo lascia sempre di più in mano ad altri player stranieri.

“Un chiaro sintomo dell’effetto perverso del franco fabbrica o ex works che non solo diminuisce efficacia e presenza internazionale delle aziende italiane all’estero ma penalizza al contempo lo Stato con quasi 2 miliardi in meno di entrate per Erario e le aziende di Albo Autotrasporto e Assologistica che riscontrano mancati incassi per quasi 10 miliardi (nell’ipotesi di pareggio dei servizi di logistica fra aziende italiane e straniere). La priorità quindi è lavorare sul franco destino” sottolinea Massimo Marciani, presidente dell’associazione Freight Leaders Council.

Baccelli durante il suo intervento ha sottolineato il concetto per cui “il coinvolgimento dei caricatori nelle scelte degli operatori del settore dei trasporti e della logistica è reso possibile dalla maggior trasparenza delle attività in termini di impatto, ottenibile sia attraverso modalità di certificazione (dell’operatore e delle operazioni) sia attraverso una rendicontazione complessiva delle strategie dell’operatore di trasporto”. Oltre a ciò “l’individuazione di fornitori in grado di offrire una certificazione del best effort rispetto ai temi della sostenibilità dell’organizzazione dei trasporti e della logistica può essere una soluzione strategica ed operativa per i caricatori”.

Fra le certificazioni disponibili già oggi in questo ambito vi sono quello del Lloyd Register promosso dalla associazione italiana SosLogistica con quattro livelli di Sustainable Logistics o quella “Lean&Green” sostenuta dall’associazione italiana Freight Leaders Council.

Il docente della Bocconi a questo proposito ha anche aggiunto che “la politica dei trasporti è una politica industriale e di sviluppo economico, soprattutto per l’Italia dove il livello di apertura ai mercati internazionali è molto elevato (imp+exp di beni equivalgono al 56,6% del Pil nel 2023 rispetto al 38,9% del 2001) e il disavanzo della bilancia dei pagamenti nei trasporti è in continua crescita.

Le soluzioni per la decarbonizzazione devono tener conto, secondo Bacceli, “anche dei trend relativi alla sostenibilità economica (in un settore con asset ammortizzati in molti anni) e sociale (e.g. disponibilità di autisti e qualità del rapporto vita sociale-lavoro), oltre a ipotizzare soluzioni del tutto innovative frutto di collaborazioni pubblico-private (verso automazione e digitalizzazione)”. Anche perché il settore dei trasporti sarà sempre più oggetto di nuove tassazioni sulla base del principio ‘chi inquina paga’ ma “potrà contare anche su nuove fonti di finanziamento per ricerca e innovazione (ad esempio Innovation Fund europeo e nazionale finanziato dai ricavi da Ets e Social Climate Fund), che andranno valorizzate al meglio per rafforzare l’introduzione di nuove tecnologie e nuovi modelli organizzativi (ad esempio, la filiera del Carbon Capture, Utilizazion and Storage – CCUS)”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY

La mancanza di forza lavoro al vertice delle preoccupazioni di Confetra

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Ultimi Articoli
Dazi al 30% e sospensione di 90 giorni: i primi dettagli dell’accordo tra Usa e Cina
Le due parti si sono accordate anche per creare un "meccanismo per proseguire le discussioni sulle relazioni economiche e commerciali"
  • Cina
  • dazi
  • Hapag Lloyd
  • Kuhene Nagel
  • Maersk
  • Usa
2
Economia
12 Maggio 2025
La sfida di Federlogistica per la competitività dell’ortofrutta Made in Italy attraverso la digitalizzazione
Il presidente evidenzia l'urgenza del dialogo tra aziende, ma anche tra associazioni, per affrontare il confronto con dazi e dogane
  • Davide Falteri
  • dazi
  • digitalizzazione
  • Dogane
  • Federlogistica
2
Logistica
12 Maggio 2025
Lieve incremento (4%) dello ‘sfitto’ nell’immobiliare logistico italiano a inizio 2025
Nel periodo è stato completato lo sviluppo di strutture per 600 mila metri quadrati, il 75% dei quali per progetti…
  • Immobiliare logistico
  • Jll
  • primo trimestre 2025
2
Logistica
12 Maggio 2025
Primo pilastro per il nuovo polo logistico di Garbe a Tortona
Il progetto sorgerà su un'area di 265mila metri quadrati per la creazione di un complesso di 102mila metri quadrati in…
  • Garbe
  • immobiliare
  • lavori
  • logistica
  • magazzino
  • Tortona
1
Logistica
9 Maggio 2025
China Airlines ha ordinato quattro Boeing 777-8F
Il contratto tra la casa produttrice Usa e la compagnia taiwanese include una opzione per altri quattro mezzi dello stesso…
1
Senza categoria
9 Maggio 2025
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori

© SUPPLY CHAIN ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Exit mobile version