Più corrieri e direct injection: le previsioni di ShippyPro per il 2025 della logistica di ultimo miglio
Per la società anche il ricorso alla IA, in particolare applicata ai veicoli autonomi, rappresenterà nel prossimo anno un’area di forti investimenti
Firenze – Ampliare il ventaglio di corrieri cui si affidano le proprie spedizioni è una delle tendenze che si osservano tra le aziende che si avvalgono di servizi di trasporto di ultimo miglio. A mostrarlo è stato un report presentato da ShippyPro – piattaforma per la gestione automatizzata delle spedizioni, fondata a Firenze nel 2016 da Francesco Borghi e Lorenzo Rogai – in un evento che ha coinvolto anche i partner Patrizia Pepe e Sundek.
In media, ha riscontrato una indagine condotta dalla società, le aziende si avvalgono in questo ambito dei servizi di 4 operatori, un numero raddoppiato rispetto al 2023, stessa accelerazione che ha vissuto nel periodo il ricorso a piattaforme digitali quali quella della azienda fiorentina.
Di più. Secondo quanto evidenziato da Giulia Castagna, senior content manager Emea di ShippyPro, a ricorrere a un numero maggiore di corrieri non sono solo le grandi realtà ma anche quelle dai volumi minori. Se soggetti che gestiscono annualmente oltre 10mila spedizioni hanno in media 10 o più corrieri, quelli di fascia media (dalle 2 alle 10mila spedizioni) si avvalgono dei servizi di 5-10 operatori, mentre quelli dai volumi più bassi (meno di 2.000 spedizioni/anno) hanno nella propria rosa comunque 3-5 operatori.
Guardando al 2025, ShippyPro ha individuato altre direttrici su cui le aziende stanno concentrando le loro attenzioni in materia di ultimo miglio. Un certo interesse è riscosso dalla Intelligenza Artificiale, che applicata all’impiego di mezzi autonomi è considerata uno strumento per minimizzare gli spostamenti, ridurre consumi e distanze e far fronte alla carenza di personale nei periodi di picco. Altri ambiti di investimento saranno i sistemi di micro-fullfillment e i Pudo per le consegne fuori casa. Su quest’ultimo punto l’indagine di ShippyPro ha evidenziato come le spedizioni che raggiungono i Pick Up – Drop Off point sono per la stragrande maggioranza nazionali, pari al 90%, contro il 10% di quelle internazionali. In particolare su queste ultime lo studio ha però evidenziato una tendenza alla cosiddetta direct injection (o immissione diretta), un modello in base al quale le merci destinate a un paese vengono inviate direttamente, e insieme, al centro di distribuzione di un corriere presente sul territorio di quello stato, come carico consolidato, sulla base di previsioni di vendita in quel mercato.
F.M.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY