In flessione (-5,3% in volume) l’export italiano a settembre
Nei primi 9 mesi dell’anno le esportazioni registrano un lieve calo (-0,7%), per effetto delle minori vendite estere di auto
A settembre 2024, secondo le stime dell’Istat, sia le esportazioni sia le importazioni italiane hanno vissuto una crescita mese su mese (rispettivamente dell’1,3% e dell’1,2%). Le vendite estere sono aumentate di più tra i paesi dell’area Ue (+2,4%) rispetto a quelli dell’area extra-Ue (+0,2%).
Guardando al confronto su base annua, a settembre 2024 l’export è invece diminuito del 2,2% in termini monetari e del 5,3% in volume. In valore la flessione più ampia è stata quella nei mercati Ue (-3,0%) rispetto a quelli extra Ue (-1,4%). L’import registra un calo tendenziale del 3,2% in valore, sintesi di una netta contrazione nell’area extra-Ue (-8,8%) e di un aumento nell’area Ue (+1,1%). In volume, le importazioni si riducono del 3,7%.
Sotto il profilo merceologico, sempre guardando alla evoluzione tendenziale, Istat segnala flessioni per coke e prodotti petroliferi raffinati (-42,6%), autoveicoli (-29,2%), macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (-7,6%), mentre aumentano su base annua le esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+15,2%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+15,1%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,8%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+13,3%).
Dal punto di vista geografico, la flessione tendenziale dell’export riguarda in particolare gli Stati Uniti (-13,4%) – che forniscono il contributo negativo maggiore – e la Germania (-4,6%), mentre crescono le vendite verso Svizzera (+18,4%), Turchia (+18,0%) e paesi Opec (+10,3%).
Complessivamente, nei primi nove mesi del 2024 l’export registra una lieve flessione su base annua (-0,7%), a cui contribuiscono soprattutto le minori vendite di autoveicoli (-13,2%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-5,5%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-6,2%) e articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-8,9%). Per contro, apporti positivi importanti provengono dalle maggiori vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,0%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+17,8%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+5,8%).
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