Assopostale chiede di proseguire nella liberalizzazione del settore
L’associazione ne ha discusso durante un convegno organizzato alla Camera dei Deputati
Proseguire nel processo di liberalizzazione del settore e ripensare le gare per la configurazione del servizio postale universale. Sono due dei temi emersi nel corso del convegno organizzato da Assopostale che si è svolto ieri nella Sala Matteotti della Camera dei Deputati.
Presentando le linee strategiche per il prossimo anno, il presidente dell’associazione Valterio Castelli ha sottolineato l’importanza di incrementare le procedure di evidenza pubblica suddivise per lotti regionali e di ripensare la configurazione delle gare per l’assegnazione del Servizio Universale nel 2026, per garantire una maggiore competitività e un miglioramento dei servizi offerti ai cittadini. Castelli si è soffermato sull’importanza di proseguire il processo di liberalizzazione del settore, che ancora oggi vede una forte concentrazione nel mercato, in quanto l’operatore incumbent – ovvero Poste Italiane – detiene una quota dell’86% dei volumi. Altre tematiche di stretto interesse per l’associazione sono la parificazione del regime Iva per l’operatore Poste Italiane e la limitazione degli effetti anticoncorrenziali derivanti dalla piattaforma Send.
Il convegno ha ospitato anche un intervento di Guido Stazi, Segretario Generale di Agcm, che ha infatti ribadito l’importanza degli interventi dell’authority nel settore e insistito su come secondo l’antitrust sia necessario il “ricorso a procedure competitive ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio universale postale”, sia necessario inoltre limitarne il perimetro “ai soli invii relativi alla corrispondenza tra persone fisiche”, definire in via preventiva i parametri per il suo finanziamento e infine prevedere l’assoggettamento Iva delle prestazioni del servizio postale universale.
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