Il progetto della Pharmavalley logistica in Toscana finisce in tribunale
Atto di citazione in tribunale di Bcube nei confronti dei produttori farmaceutici Eli Lilly, Abiogen, Aboca, Molteni e Galenica Senese per essere venute meno alla loro responsabilità pre-contrattuale
Sarebbe dovuto diventare un fiore all’occhiello della logistica, dei trasporti e delle spedizioni via mare, via terra e via aerea di prodotti farmaceutici presso l’Interporto Toscano Amerigo Vespucci di Livorno e alla fine sarà invece ricordata come un’occasione persa terminata con un contenzioso legale. L’operatore logistico Bcube, secondo quanto si apprende da fonti vicine ai protagonisti dell’iniziativa, ha appena presentato un atto di citazione in tribunale verso le cinque aziende della rete Pharmavalley per essere venute meno alla loro responsabilità pre-contrattuale. Ovvero, secondo il denunciante, quella di essersi ritirate da un progetto ormai definito e presentato pubblicamente, con tanto di primi investimenti portati a termine da alcune controparti (ad esempio lo sviluppatore immobiliare P3 che aveva già comprato l’area dove sarebbe dovuto sorgere il centro logistico dedicato).
Il riassunto delle puntate precedenti riporta la lancetta del tempo a marzo del 2018 quando venne apposta la firma sul protocollo d’intesa tra pubblico e privato. I soggetti pubblici coinvolti erano la Regione Toscana, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Comune di Collesalvetti e l’autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, oltre all’Interporto toscano Amerigo Vespucci e Toscana Aeroporti spa. Lo step successivo fu l’indizione di una gara d’appalto per identificare i partner logistici. I principali soggetti privati coinvolti erano le aziende farmaceutiche toscane costituenti la Rete Pharmavalley (ovvero Eli Lilly, Abiogen, Aboca, Molteni e Galenica Senese), l’advisor della Rete Pharmavalley (Kpmg) e i provider di servizi logistici fra cui Bcube (per fornitura del deposito e handling delle merci), Dhl (per trasporti nazionali e internazionali), Maersk (per trasporti via mare) e Pharma Partners (per officina farmaceutica)
Il progetto toscano Pharma Valley nacque con l’idea di creare un hub logistico-digitale avanzato per il settore life sciences in Toscana, una regione che, pur essendo il terzo polo produttivo in Italia, non è oggi supportato da infrastrutture logistiche moderne e adeguate. Ad oggi, infatti, i flussi logistici di distribuzione nazionale e internazionale sono polarizzati principalmente su Milano e Roma e questo progetto aveva l’ambizione di rispondere all’esigenza delle imprese principalmente del centro Italia, ridefinendo l’attuale struttura della filiera logistica e creando vantaggio competitivo tramite un modello logistico distributivo improntato all’ottimizzazione del livello di servizio.
Le informazioni di allora recitavano quanto segue: situato presso l’Interporto Toscano Amerigo Vespucci (Guasticce, in provincia di Livorno), il progetto Pharmavalley, sviluppato all’interno di un modello di partenariato tra pubblico e privato, prevede(va) la realizzazione di un hub logistico-digitale innovativo per la gestione dei flussi logistici end-to-end della supply chain (fornitori, aziende produttrici, infrastrutture e clienti finali). Tutto ciò attraverso investimenti tra 60 e 70 milioni di euro per l’acquisto del terreno (area di oltre 125mila mq), la costruzione dell’edificio (superfice di circa 60mila mq) e l’installazione degli equipment necessari (fisici e digitali).
Le prospettive erano di creare oltre 100 posti di lavoro diretti per la sola logistica industriale e un volume di business generato superiore ai 40 milioni di euro annui. Stime possibilmente triplicate a livello di indotto e un impatto significativo sul settore della logistica farmaceutica, movimentando oltre 600.000 pallet all’anno.
Dopo la firma del protocollo tra pubblico e privato nel 2018, la gara d’appalto per identificare i partner logistici portò all’aggiudicazione nell’estate del 2020 delle attività di trasporto a Dhl e Maersk e le attività di deposito handling a Bcube.
Tre anni più tardi però, nella primavera del 2023, la rete Pharmavalley, attraverso l’advisor Kpmg, ha comunicato un significativo ridimensionamento del progetto in termini di volumi previsti. A seguito di ciò i partner logistici, insieme ai caricatori, hanno identificato un nuovo equilibrio economico-finanziario e tariffario assicurando in questo modo la sostenibilità del progetto rivisto e la sua prosecuzione.
Un anno fa, a marzo 2024, in una riunione presso la Regione Toscana l’azienda Eli Lilly, il produttore farmaceutico che doveva garantire circa la metà dei volumi, ha annunciato invece il suo ritiro dal progetto e da quel momento non risulta ci sia stata più alcuna comunicazione ufficiale sullo stato del progetto da questa data.
L’epilogo finale è stato che Bcube nelle scorse settimane ha presentato un atto di citazione in tribunale verso le cinque aziende della rete Pharmavalley per essere venute meno alla loro responsabilità pre-contrattuale.
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