Netta flessione (-13,5%) delle immatricolazioni di rimorchi nel 2024
In positivo il dato di dicembre, con 896 unità immatricolate (+5,5% sulle 849 del 2023)
Il mercato italiano dei veicoli trainati chiude il 2024 in netta flessione (-13,5%), con complessive 13.453 immatricolazioni, ovvero circa 2.100 in meno che nell’anno precedente.
Lo stima il Centro Studi e Statistiche di Unrae su dati del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Nel dettaglio, lo scorso anno ha visto dieci mesi su dodici in perdita, a seguire un 2023 già in calo sul 2022. Registra un leggero avanzo il dato di dicembre, con 896 unità immatricolate (+5,5% sulle 849 del 2023).
“Nel corso degli ultimi 12 mesi si sono registrate 13.453 immatricolazioni in un mercato che, solo due anni prima, aveva sfiorato le 17.000 unità” ha commentato al riguardo Michele Mastagni, coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di Unrae, concludendo di stimare che il trend “non si arresterà nel 2025 senza interventi mirati da parte del governo”.
Tra le ragioni del calo, Mastagni ha indicato l’andamento dell’economia produttiva, cui il settore è “strettamente legato”, insieme alle “incertezze economiche e geopolitiche, che spingono le aziende a mantenere un approccio prudente negli investimenti, concentrandosi solo su quelli indispensabili”, nonché “le difficoltà che le imprese riscontrano nell’accesso al credito”.
Per rilanciare il mercato, secondo Mastagni, sono innanzitutto necessari provvedimenti “che impediscano la circolazione di veicoli trainati estremamente vetusti, perché agganciare semirimorchi con quasi vent’anni di età a trattori di ultima generazione è inefficiente e pericoloso”. A seguire, “una politica di incentivi strutturata e programmata, con una dotazione di almeno 70 milioni di euro nei prossimi quattro anni” a fronte dei 7,5 milioni stanziati ad oggi. Infine, “colmare la lacuna normativa che attualmente impedisce la circolazione in Italia degli Eurotrailer”.
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