Verona, Novara e Frosinone con maggior potenziale di sviluppo per l’immobiliare logistico
Entro il 2026 secondo Colliers potranno entrare sul mercato sviluppi per 2,1 milioni di metri quadrati
La (ancora) scarsa penetrazione dell’e-commerce e la domanda di immobili di classe A continuano a tenere alto il morale dell’immobiliare logistico italiano.
Anche Colliers ha ora diffuso le sue analisi relative al quarto trimestre 2024, che indicano nel periodo un take up complessivo per 595mila metri quadrati (+5% sullo stesso trimestre 2023), di cui il 56% andato a operatori 3pl e il 20% a soggetti del retail. L’8% è stato invece locato ad aziende manifatturiere mentre il 6% è andati ad attività e-commerce. Nei tre mesi, gli investimenti sono stati pari a 560 milioni di euro, in calo del 12% sullo stesso trimestre del 2023, per un totale annuale di 1,67 miliardi di euro.
Tra le tendenze evidenziate, resta interessante quella relativa alla quota di built-to-own, pari al 27% della domanda, e su cui si concentrano in particolare attività di commercio elettronico e utilizzatori finali. Nel trimestre, inoltre, la richiesta di immobili di grado A e conformi ai criteri Esg ha toccato il 98%.
Sempre guardando ai possibili nuovi progetti, l’analisi stima che entro la fine del 2026 potrebbero entrare sul mercato nuovi sviluppi per 2,1 milioni di metri quadrati, di cui 1,09 già in costruzione. A guidare questa particolare classifica è la provincia di Verona, seguita da quelle di Novara, Frosinone, Alessandria e Bologna.
Quanto allo sfitto, questo resta pari al 4,3% (1.428.290 metri quadrati su uno stock di 33.251.877), al di sotto della media europea, con alcuni contesti geografici in cui è però prossimo allo zero.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY