Risolta anche grazie al supporto della committenza la vertenza Lgt Italia
Ai lavoratori della società che operava per Ricauto sono andate compensazioni per circa 550mila euro

Si è chiusa con un risultato ritenuto soddisfacente da lavoratori e sindacalisti la vertenza relativa a Lgt Italia Srl, azienda bresciana che a Padova era attiva nella gestione della logistica automotive in particolare per Ricauto, con una sede presso l’interporto.
Lo annuncia una nota della Filt Cgil di Padova. La ‘crisi’ – secondo la ricostruzione data nelle scorse settimane dalla sigla sindacale – era scoppiata alla vigilia del Natale, quando Lgt Italia aveva comunicato ai suoi circa 40 dipendenti la decisione della committente (parte di Autidis Italia Srl) di cessare l’appalto a partire dal 31 dicembre. La ricerca di commesse alternative si era risolta con un nulla di fatto. Secondo quanto comunicato allora dal sindacato, la società aveva provveduto a svuotare il magazzino presente nell’interporto e a spostare i furgoni. Ad alcuni dei lavoratori era inoltre stato comunicato il trasferimento nell’impianto Lgt Italia di Pero, in provincia di Milano, dove questi si erano poi presentati insieme ai rappresentanti sindacali, scoprendo come però in realtà non fossero disponibili attività per loro.
A mettere la parola fine alla vicenda è stato nei giorni scorsi il raggiungimento di “conciliazioni sindacali” che “hanno riconosciuto valori economici pendenti e incentivi all’esodo compensativi del danno subito”. A facilitare la sigla dell’accordo, secondo l’organizzazione, “è stata la presenza al tavolo della committenza Ricauto spa e Autodis Italia spa”, che si sono fatti “garanti degli impegni”, Così come l’Unità di Crisi della Regione Veneto, che “ha svolto egregiamente il proprio ruolo”.
Secondo la sintesi della Filt Cgil, Lgt Italia in particolare si è fatta carico dei crediti che i lavoratori vantano nei confronti delle società che hanno operato in sub appalto tra cui Italia Trasporti srl e Transport srl, per una cifra di circa 550 mila euro.
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