Menu
  • Notizie e interviste in evidenza
  • Le altre News
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Pubblicità
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Alocin Media
    • Shipping Italy
    • Super Yacht 24
    • Aircargo Italy
    • Alocin Media Corporate
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

logo SUPPLYCHAIN
  • Home
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

Economia

Arriva la risposta dell’Europa: in 99 pagine l’elenco di prodotti in arrivo dagli Usa colpiti da dazi

Fra le produzioni industriali e agricole colpiti prodotti in acciaio e alluminio, tessuti, pelletteria, elettrodomestici, utensili per la casa, materie plastiche, prodotti in legno, così come pollame, manzo, alcuni frutti di mare, noci, uova, latticini, zucchero e verdure

di Redazione Supply Chain Italy
12 Marzo 2025
Stampa
Arcelor Mittal – autotrasporto – coil acciaio

Come preannunciato, da domani le frontiere degli Stati Uniti applicheranno dazi addizionali del 25% su merci come acciaio e alluminio in arrivo dall’Europa. In un contributo pubblicato su Italia Oggi l’avvocato Sara Armella (studio Armella e associati) spiega che prodotti come tubi, lamiere, barre, griglie, chiodi, viti, bulloni, mobili in metallo e tutto il settore della meccanica sono interessati dalle misure introdotte con due proclami del presidente Trump lo scorso 10 febbraio, i quali modificheranno le tariffe su acciaio e alluminio che lo stesso presidente degli Stati Uniti aveva imposto nel 2018, all’epoca colpendo circa 6 miliardi di euro di esportazioni europee e determinando il dimezzamento dell’export italiano del settore.

“La nuova tornata di dazi non rappresenta una semplice riedizione di quelle misure, che l’amministrazione Biden aveva sospeso a seguito di un accordo con Ursula von der Leyen. Anche se i settori sono gli stessi, l’attuale scenario si presenta molto diverso” spiega l’avv. Armella. Aggiungendo che, secondo le stime europee, i dazi sull’acciaio e sull’alluminio del 2025 copriranno un valore commerciale doppio rispetto a quello del 2018, sia perché il nuovo elenco statunitense comprende anche una serie di prodotti industriali che includono i metalli, sia perché i dazi sull’alluminio passeranno dal 10% al 25%, allineandosi a quelli sull’acciaio.

Le misure si applicheranno ai prodotti immessi al consumo o ritirati dai magazzini per l’inserimento nel circuito commerciale e pongono, urgentemente, alcune azioni a tutela delle imprese che esportano tali merci verso gli Usa. Armella afferma che “un primo passaggio è l’identificazione dei propri prodotti, posto che le nuove misure si riferiscono anche ad ‘altri articoli derivati da acciaio e alluminio’, che potrebbe non essere agevole identificare. La corretta classificazione dei prodotti esportati verso gli Usa, possibilmente con l’avallo di un parere qualificato dell’Agenzia delle dogane (c.d. informazione tariffaria vincolante) potrebbe confermare l’esclusione dal perimetro dei nuovi dazi. Necessario, inoltre, monitorare le decisioni del Dipartimento del commercio Usa, al quale è stata affidata l’estensione delle tariffe a una serie di articoli derivati, lista che attualmente comprende anche serbatoi, cisterne, lattine”.

Altro aspetto da considerare sono i rapporti contrattuali. “Se l’impresa italiana – sottolinea il legale – si è vincolata a forniture con clausole che prevedono l’accollo dei dazi alle frontiere Usa (Incoterms DDP) occorre verificare le condizioni per un recesso contrattuale per eccessiva onerosità sopravvenuta; diversamente, gli oneri economici dei nuovi dazi graveranno sull’azienda che esporta. Anche nel caso, più frequente, di vendite con clausole ex works o simili, i dazi comunque incideranno sulla competitività dei prodotti esportati dall’Unione europea, anche se le nuove misure si estendono a molti altri Paesi”.

L’Unione europea non rimarrà a guardare e si prepara alla guerra commerciale, avendo annunciato di voler rispondere a qualsiasi tariffa annunciata dal presidente degli Stati Uniti. Questa mattina Bruxelles ha fatto sapere che i dazi introdotti dall’Ue colpiranno prodotti americani per un valore di 26 miliardi di dollari. Le tariffe europee entreranno in campo dal primo aprile e saranno pienamente operative entro il 13 dello stesso mese. La Commissione ha spiegato che lascerà scadere il 1 aprile la sospensione delle contromisure esistenti contro gli Stati Uniti per il 2018 e il 2020 e presenterà un pacchetto di nuove contromisure sulle esportazioni statunitensi.

L’elenco dei prodotti Usa nel mirino è lungo 99 pagine ed è stato pubblicato dalla stessa Commissione europea. Per la prima volta, però, queste misure di riequilibrio saranno attuate integralmente: verranno applicati dazi su prodotti che vanno dalle barche al bourbon, fino alle moto americane, come le Harley Davidson. Le misure aggiuntive dovrebbero entrare in vigore entro metà aprile e riguardano una serie di prodotti industriali e agricoli. I primi includono, tra gli altri, prodotti in acciaio e alluminio, tessuti, pelletteria, elettrodomestici, utensili per la casa, materie plastiche, prodotti in legno.

I prodotti agricoli includono, tra gli altri, pollame, manzo, alcuni frutti di mare, noci, uova, latticini, zucchero e verdure.

Armella sottolinea infine che “desta grande preoccupazione il memorandum di Trump del 13 febbraio, in cui si prevede di introdurre dal mese di aprile dazi ‘reciproci’ a quelli previsti dai Paesi europei per i prodotti Usa, una pesante minaccia per le imprese europee. Un aspetto allarmante riguarda l’ipotesi di considerare l’Iva dovuta sulle importazioni nell’Unione europea al pari di un dazio, che significherebbe tariffe Usa aggiuntive intorno al 20% in aggiunta ai normali dazi. Il punto di partenza del ragionamento – rileva l’avvocato – è profondamente sbagliato, posto che i dazi sono misure che gravano sui prodotti esteri al momento dell’ingresso in un altro Paese, mentre l’Iva è dovuta anche sui prodotti nazionali o su quelli in arrivo da altri Stati europei”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Ultimi Articoli
Tir in sosta Brennero
Sotto il livello di guardia a maggio (45,6%) la difficoltà di reperimento autisti delle imprese italiane
L'ultimo bollettino di Unioncamere stima per il mese la firma di oltre 64mila nuovi contratti nel comparto della logistica
  • difficoltà di reperimento autisti
  • Sistema Informativo Excelsior
  • Unioncamere – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
1
Trasporti
14 Maggio 2025
OroArezzo
Export record (+49%) nel 2024 per il settore orafo italiano
Torino, Treviso e Vicenza sono le tre province più esposte verso il mercato Usa, che ‘pesa’ per circa un miliardo…
  • export oro
  • Intesa Sanpaolo
  • OroArezzo
2
Economia
14 Maggio 2025
Prologis Piacenza Dc9 Torello
Prologis avvia la costruzione di due immobili per logistica a Piacenza
Complessivamente i due edifici build to suit offriranno una superficie di oltre 13mila metri quadrati
  • Prologis
  • Prologis Park Piacenza
1
Immobiliare
14 Maggio 2025
Cusago 1
Possibile seconda vita come data center per il polo logistico appena ceduto da Kryalos a Cusago
La Sgr prospetta una valorizzazione del complesso, esteso su 150mila metri quadrati, in un asset da oltre 200 MW
  • Cusago Milanino
1
Immobiliare
14 Maggio 2025
Gxo Arvato Bologna
Accordo raggiunto a Bologna sul cambio appalto della logistica Douglas
La maggior parte degli addetti sarà assunto dalla nuova entrante Arvato, mentre gli altri resteranno alle dipendenze di Gxo
  • Arvato
  • cambio appalto
  • Filt Cgil
  • Fit Cisl e Uiltrasporti
  • Gxo
1
Logistica
14 Maggio 2025
Il giornale online del made in Italy che si muove
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori

© SUPPLY CHAIN ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Credits: Edinet s.r.l. - Pietra Ligure (SV)
enit