Le alleanze spingono in alto (per il momento) la puntualità delle portacontainer (54,9%)
Sulle rotte est – ovest a febbraio Gemini tocca il 94%, seguita da Msc con il 79,6%

Il tema della puntualità negli arrivi in porto delle navi portacontainer tiene banco tra gli analisti di settore con l’avvio dei network delle nuove alleanze. Anche Sea-Intelligence ha dedicato il suo ultimo report a osservare come questo parametro sia variato a febbraio, mese in cui le nuove reti di collegamento sono state attivate.
Il primo dato che salta all’occhio dal suo bollettino è il netto miglioramento registrato nel mese da questo valore, in crescita di 3,6 punti percentuali al 54,9%, livello più alto registrato dal maggio dello scorso anno e ai limiti superiori di quel range del 50-55% che è stato il perimetro in cui questo si è mosso durante l’intero 2024 (nonché superiore di 1,8 punti percentuali sul dato del febbraio 2024).
Facile ricondurre questa evoluzione alla politica introdotta dall’alleanza Gemini tra Maersk e Hapag Lloyd, che come noto si è data l’obiettivo del 90% della puntualità. E in effetti le rilevazioni di Sea-Intelligence sembrano confermare a febbraio il rispetto di questo impegno (con un risultato del 94%, seppur rilevato solo sui trade est – ovest, anche se come visto secondo eeSea il parametro sarebbe in peggioramento e sotto soglia in alcune delle settimane seguenti).
Più interessante è però notare come siano cambiate le prestazioni di Maersk e Hapag Lloyd con l’avvio dell’alleanza. Per la compagnia danese, il lancio del network non ha modificato di molto infatti le performance: da una puntualità del 60,4% registrata a gennaio, si è passati a una del 60,2% a febbraio. Ad avere fatto una progressione notevole è invece il partner Hapag Lloyd, le cui prestazioni sono migliorate nell’arco di un mese di 7 punti percentuali (dal 50,3% di gennaio al 57,3% di febbraio). Da rilevare c’è però anche il forte miglioramento di Msc, ancora superiore, che si porta al 57,4% con una progressione di 7,3 punti percentuali rispetto a gennaio.
Tornando alla analisi dei soli corridoi est – ovest, è interessante notare anche che l’eccellente risultato di Gemini (come detto, puntualità al 94% a febbraio), sia insidiato da Msc (con il 79,6%). Per fare un confronto, si può rilevare che lo scorso dicembre la 2M aveva su queste stesse tratte uno score tra il 40% e il 50%. Seguono la Premier Alliance al 60,4% e la Ocean Alliance con il 54,1% (in linea con il risultato di fine dicembre). Sea-Intelligence ha comunque invitato a dare il giusto peso a queste rilevazioni, considerando che sono state effettuate su network ancora solo parzialmente attivati, e ad attendere quindi il mese di luglio, quando questi saranno pienamente a regime).
Sul tema della puntualità delle portacontainer come accennato si sono espressi nei giorni scorsi anche gli analisti di eeSea. Oltre a rilevare come le performance di Gemini siano poi peggiorate nelle prime due settimane di marzo, la società ha invitato a riflettere su come la puntualità di arrivo di una nave in un porto possa discostarsi da quella di consegna di un container nello scalo di destinazione, soprattutto in caso di diversione delle rotte.
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