Interporto Bologna rinnova i vertici, alla guida va Caliandro
Per il neopresidente i punti chiave saranno lo sviluppo dell’intermodalità e delle relazioni con il porto di Ravenna

Nell’assemblea dei soci che si è svolta ieri, gli azionisti di Interporto Bologna hanno nominato i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione. Alla presidenza è stato eletto Stefano Caliandro, che prende quindi il posto di Marco Spinedi. In passato consigliere provinciale eletto con il Pd, Caliandro è avvocato e docente a contratto presso l’università di Bologna. Nel suo mandato sarà affiancato da Anna Masutti in qualità di vicepresidente e Mirco Querzà quale Consigliere. Masutti, pure avvocato, nonché professore ordinario nella facoltà di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, dal 2021 al 2023 è stata presidente di Rfi.
“La nomina di figure di rilievo, sia a livello locale che nazionale, rappresenta un chiaro segnale da parte dei soci per dare un ulteriore impulso ai progetti ed alle attività della società, proseguendo nel percorso intrapreso con il cambio che mira ad uno sviluppo improntato all’innovazione ed alla sostenibilità” si legge nella nota diffusa dalla società, in cui si spiega anche che il focus sarà sempre di più “sull’offerta di servizi per il trasporto intermodale merci”.
“L’interporto di Bologna – ha dichiarato Caliadro – dovrà diventare sempre più un’infrastruttura di riferimento regionale e nazionale, lavorando per incentivare l’intermodalità e lo sviluppo di logistica green con l’obiettivo di diminuire sempre più l’utilizzo del solo trasporto su gomma. Sarà fondamentale anche rafforzare ulteriormente la relazione con il porto di Ravenna e darsi obiettivi di sviluppo comuni”. Altri temi toccato da Caliandro sono stati quello della sostenibilità ambientale e sociale, così come quelli dello sviluppo del trasporto ferroviario, della transizione energetica dell’infrastruttura e il “consolidamento di relazioni industriali etiche”.
Nel corso della stessa seduta, è stato approvato il bilancio d’esercizio 2024, chiuso dalla società con una perdita di 1.668.802 euro al netto delle imposte e un valore della produzione di 13.211.498 euro. “Questo risultato, seppur ancora negativo” – si legge nella nota – “rientra nella pianificazione delineata nel Piano Strategico 2024-2032, incentrato su un piano di investimenti che mira a rafforzare e consolidare la Società ed il proprio business”.
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