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Logistica

Logistica e manodopera: quando un modello è legittimo e strategico?

Le certificazioni bastano a garantire il rispetto delle normative? Come gestire un processo di subentro? Quali regole chiave per ridurre i rischi e prevenire contenziosi legali?

di REDAZIONE SUPPLY CHAIN ITALY
2 Aprile 2025
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Oscar Pinna

Contributo a cura di avv. Oscar Pinna *

* studio legale PL&A 

Nel settore della logistica e dei trasporti, la tendenza ad internalizzare la manodopera sta oscurando il vero nodo del problema: la genuinità del contratto di appalto. Gli interessi dei committenti e appaltatori sembrano essere in contrapposizione, quando il vero punto critico è il criterio di selezione dell’appaltatore. La scelta dovrebbe basarsi sulle competenze e sulla qualità del servizio, non esclusivamente sulla flessibilità o sul costo. Le certificazioni bastano a garantire il rispetto delle normative? Come gestire un processo di subentro? Alcune regole chiave per ridurre i rischi e prevenire contenziosi legali nei contratti di appalto.

Contratti di appalto nella logistica: un modello legittimo e strategico

Nel settore della logistica e dei trasporti, il contratto di appalto tra aziende è una soluzione perfettamente lecita e strategica, che consente di ottimizzare le competenze, creare valore e generare risparmio. Questo modello consente alle imprese di affidarsi a partner specializzati, migliorando l’efficienza operativa e garantendo servizi di qualità senza dover internalizzare forzatamente la manodopera. Tale concetto è sostanzialmente sovrapponibile anche per la cd filiera logistica.

L’attenzione, però, deve essere posta sulla genuinità dell’appalto: il rapporto tra committente e appaltatore deve essere fondato su un’effettiva autonomia organizzativa e gestionale del fornitore del servizio. Il criterio di selezione dell’appaltatore non può ridursi esclusivamente alla mera ricerca del minor costo, ma deve privilegiare competenze, esperienza e capacità di garantire conformità alle normative vigenti.

Perché il contratto di appalto porta benefici alla logistica?

  • Specializzazione e competenza

Affidare attività logistiche a operatori specializzati permette alle aziende di concentrarsi sul proprio core business, mentre l’appaltatore mette in campo la sua esperienza e le sue risorse per ottimizzare il servizio.

  • Flessibilità operativa

Le esigenze della logistica variano in base alla domanda di mercato. Un contratto di appalto consente di adattare rapidamente l’organizzazione del lavoro, senza i vincoli di una struttura interna rigida.

  • Ottimizzazione dei costi

L’esternalizzazione permette di ridurre costi fissi, trasformandoli in costi variabili in base alle necessità reali. Inoltre, l’appaltatore può ottimizzare l’uso di risorse e infrastrutture, generando economie di scala.

  • Maggiore efficienza e tecnologia

Gli appaltatori investono in tecnologie avanzate e innovazione, garantendo un servizio più efficiente e performante rispetto a un’organizzazione interna meno specializzata.

  • Garanzia di continuità operativa

Con una filiera logistica ben strutturata e un sistema di subappalto regolamentato, si assicura la continuità del servizio anche in caso di imprevisti, evitando blocchi o rallentamenti nelle operazioni.

Alcune domande chiave:

  • Le certificazioni bastano a garantire il rispetto delle normative?

No, le certificazioni attestano il rispetto di determinati standard, ma non sostituiscono i controlli concreti. È necessario verificare periodicamente che l’appaltatore rispetti le normative in materia di sicurezza, contratti di lavoro e corretta gestione del personale.

  • Come gestire un processo di subentro?

Il subentro di un nuovo appaltatore deve essere regolato con un piano di transizione chiaro, prevedendo la gestione del personale, la continuità operativa e la conformità contrattuale. Importante è anche il coordinamento con il committente per evitare disservizi.

  • Quali regole chiave per ridurre i rischi e prevenire contenziosi legali?

Definire chiaramente l’oggetto dell’appalto per evitare sovrapposizioni con rapporti di lavoro subordinato.

Verificare l’autonomia organizzativa dell’appaltatore e la corretta gestione dei propri dipendenti.

Stabilire clausole contrattuali dettagliate e controlli periodici per garantire il rispetto delle norme.

Evitare forme di intermediazione illecita, che potrebbero portare a contenziosi e sanzioni.

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