“Portualità ligure al centro dei progetti strategici dell’Agenzia delle Dogane”
Nessun declassamento, ma anzi un rafforzamento tramite nuove assunzioni per gli uffici liguri dell’agenzia secondo il direttore territoriale Zucchini

Il Direttore Territoriale per la Liguria di Adm Andrea M. Zucchini è tornato sul tema del possibile declassamento di alcuni territori a vocazione portuale della Penisola, a seguito dell’implementazione del piano di riorganizzazione della stessa agenzia.
“Il nuovo assetto organizzativo degli uffici periferici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è il tassello finale del percorso intrapreso dal legislatore alcuni anni or sono, volto alla incorporazione delle funzioni dell’allora Amministrazione dei Monopoli di Stato in quelle dell’Agenzia delle Dogane” ha ricordato Zucchini, evidenziando che a dispetto della “diffusa preoccupazione”, la riforma “non inciderà in alcun modo sulla fruizione dei servizi doganali da parte della comunità portuale ligure”. La quale, al contrario, si avvantaggerà del riordino, il quale sarà “accompagnato da un programma di assunzioni di nuovo personale senza precedenti”.
Proprio il tema dell’incremento degli addetti degli uffici liguri è stato utilizzato da Zucchini per dimostrare l’impegno dell’agenzia sull’area. Secondo i numeri citati dal direttore, la Liguria si è infatti vista assegnare recentemente 73 funzionari amministrativi e 62 assistenti amministrativi, per un totale di 135 unità, mentre complessivamente gli uffici regionali arriveranno a contare entro l’estate oltre 800 addetti, dai circa 700 di due anni fa.
Alla regione saranno infatti assegnati 50 nuovi assistenti amministrativi, dei 569 che complessivamente saranno assunti in Italia nell’ambito dell’ultima procedura di concorso indetta dall’Agenzia. Nello stesso periodo, agli uffici liguri saranno assegnati ulteriori 25 funzionari “per effetto dello scorrimento della graduatoria del concorso concluso nei mesi scorsi volto all’immissioni nei ruoli dell’Agenzia di n. 564 unità”, per un totale di 75 dipendenti. Ingressi che porteranno il personale a 826 unità, “dotazione organica mai raggiunta prima in Liguria”.
Ne consegue, si legge nella nota, “che il sistema portuale della Liguria sia al centro dei progetti strategici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e non potrebbe essere diversamente, tenuto conto dell’importanza che riveste per l’economia nazionale”.
Oltre all’incremento di personale, i porti liguri secondo Zucchini potranno contare sull’impiego di nuove tecnologie (ad esempio per pre-clearing, fast corridors, smart working, coworking,.) che consentiranno di introdurre, in particolare a Genova, “nuove declinazioni operative della portualità, in linea con le offerte di servizi dei più rinomati porti europei quali Rotterdam, Anversa, Amburgo e Le Havre”. Il direttore territoriale al riguardo ha parlato in particolare di “modelli operativi H24, in grado di poter soddisfare le esigenze sempre crescenti della blue economy”.
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