Confetra lancia l’allarme: “Export negli Usa verso un calo del 16%, calo occupazionale per 57mila unità”
Per De Ruvo i dazi statunitensi, colpendo le vendite estere, si abbatteranno anche sulla logistica

“I dazi statunitensi colpiranno la logistica e l’export. Dalle nostre analisi l’export verso gli Usa registrerà un calo del 16% (fonte: National Board of Trade Sweden), il Pil una riduzione dello 0,2% e un calo occupazionale di 57mila unità”. Questo il grido di allarme lanciato dal presidente di Confetra Carlo De Ruvo sul tema dei dazi introdotti dalla amministrazione Trump.
De Ruvo ha ricordato anche come il Pil della Penisola sia legato all’export per circa il 30%, di cui l’11% quello diretto verso gli Usa, per circa 64,8 mld di euro con un saldo di 38,9 mld di euro. “Per intenderci, quindi, la quota del nostro Pil dovuta all’export verso gli USA è pari a circa il 3%”.
Le imprese vulnerabili all’export, prosegue, sono poco più di 23.000 (lo 0,5% del totale); di queste, quelle vulnerabili soprattutto alla domanda statunitense sono quasi 3.300 (lo 0,07%).
Secondo il presidente di Confetra, va notato però anche che il tessuto imprenditoriale italiano, caratterizzato da piccole e medie imprese, si relaziona con diversi mercati, dato l’89% di export che non va negli Usa si muove verso resto del mondo (il 66% in Europa, il 13% in Asia ed il restante tra Africa e Americhe). Di particolare interesse quelli emergenti a più alto potenziale, così come riportato nel Piano d’Azione per l’export italiano del Maeci, ovvero: Turchia, Emirati Arabi Uniti, Messico, Arabia Saudita, Brasile, India, Algeria, Sudafrica, Paesi Asean, Vietnam, Indonesia, Filippine, Balcani occidentali, Serbia e Asia Centrale.
Secondo De Ruvo, l’analisi sull’effetto dei dazi deve tenere conto di tutte le componenti, tra cui il fatto che dagli anni ‘90 secondo Unctad l’Italia è stato il Paese al mondo con il più basso grado di concentrazione dei prodotti esportati. “Leggo questo dato con estremo orgoglio e con rinnovato entusiasmo. Le nostre Pmi sono presenti in tanti settori e si fanno rispettare nei mercati internazionali”. Sempre l’Unctad, ha aggiunto, ci ricorda che “la forza dell’Italia è quella di saper presidiare circa 3.000 nicchie a livello mondiale grazie al dinamismo e all’intraprendenza di un grande numero di Pmi. Questi dati mostrano una grande capacità di adattamento delle nostre imprese che devono improntare all’ottimismo il nostro sguardo verso il futuro.”
Per ultimo De Ruvo ha ricordato le prossime sfide legate alle spedizioni di piccoli pacchi. Negli Usa, ha evidenziato, a far data dal 2 maggio le spedizioni al di sotto degli 800 dollari saranno soggette a dazi pari al 30% del loro valore oppure a 25 dollari per articolo, importo che salirà a 50 dollari dopo il 1° giugno, mentre l’Ue da parte sua vuole togliere l’esenzione da dazi per le spedizioni fino a 150 euro.”
“Il commercio internazionale – conclude il presidente Confetra – vive un periodo di turbolenza mai visto nei tempi moderni. Saranno decisivi i prossimi tre mesi per comprendere come si potrà attestare il mercato. L’auspicio è che le nostre imprese mantengano i nervi saldi e continuino a dimostrare quella dinamicità, multicanalità e capacità di adattamento che Unctad ha messo in evidenza. Le imprese di spedizioni, di trasporti e di logistica potranno supportare la nostra industria non solo nel definire il migliore modo per raggiungere i mercati di destinazione ma anche come consulenti specializzati per orientarli in tutti questi cambiamenti.”
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