Export italiano (+0,8%) in lieve crescita a febbraio
L’andamento è frutto di un aumento (+3%) sui mercati Ue e di un calo sugli altri (-1,6%)

A febbraio 2025 l’export italiano è cresciuto su base annua dello 0,8% in termini monetari, mentre si è ridotto del 4,3% in volume. Lo riporta l’ultimo aggiornamento Istat, che evidenzia come il dato sia la sintesi di un incremento per i mercati Ue (+3%) e di una contrazione per quelli extra Ue (-1,6%). Parallelamente l’import ha registrato una crescita tendenziale del 4,1% in valore, che ha coinvolto in misura più marcata l’area extra-Ue (+8,7%), rispetto a quella Ue (+1,0%). In volume le importazioni si sono invece ridotte del 2,7%.
Tra i settori che più contribuiscono alla crescita, l’istituto ha segnalato: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+31,2%) e mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+9,6%). Di contro sono calate le vendite estere di di coke e prodotti petroliferi raffinati (-25,8%), macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (-4,1%) e autoveicoli (-11,5%).
A fornire i maggiori contributi all’aumento dell’export nazionale su base annua sono stati Germania (+14,5%), Spagna (+21,1%), Svizzera (+17,3%), Regno Unito (+10,4%), paesi Opec (+12,9%) e Paesi Bassi (+13,3%). All’opposto, quelli negativi più ampi provengono da Stati Uniti (-9,6%), Belgio (-11,8%), Turchia (-9,9%) e Austria (-9,0%). Il bollettino precisa tuttavia che al netto del contributo negativo dei mezzi di navigazione marittima, l’export verso gli Usa cresce del 6,9%.
Guardando alle tendenze su base congiunturale, il bollettino Istat rileva una crescita delle esportazioni (+3,5%), simile sulle due aree Ue (+3,7%) ed extra-Ue (+3,2%). Le importazioni nel mese crescono invece dell’1,7%.
Facendo un bilancio dei primi due mesi del 2025, Istat infine registra per l’export un incremento tendenziale dell’1,6%, cui contribuiscono soprattutto le maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+32,3%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+8,2%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,9%). Apporti negativi derivano dalle minori esportazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati (-21,1%), autoveicoli (-13,7%) e macchinari e apparecchi n.c.a. (-3,8%).
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY